L’AQUILA – E’ cominciata con la discussione del progetto di legge numero 88, che dispone alcune proroghe e altre misure considerate urgenti, la maratona per l’approvazione del bilancio della Regione che, secondo quanto si è appreso, sarà approvata in nottata.
Il più battagliero, nelle prime fasi, è stato il leader del centrosinistra, Giovanni Legnini, ex candidato alla presidenza della Regione alle elezioni del 10 febbraio scorso, che ha contestato moltissimi emendamenti presentati al testo, tra i quali quelli per i finanziamenti ai Comuni, per i piani demaniali e per l’Agenzia di Protezione civile.
Intorno alle 13, si è entrati nel vivo con la discussione generale sul bilancio. Con un affondo durissimo delle opposizioni, che hanno sollevato questioni pregiudiziali tutte legate al famigerato ‘pizzino’ preteso dalla Lega e inserito a penna nella delibera di Giunta del 12 dicembre, dopo che il documento contabile era stato licenziato dallo stesso esecutivo due giorni prima. “Abbiamo tentato di persuadervi della palese illegittimità della procedura di formazione dei documenti di bilancio, nella loro proposizione al Consiglio e nel loro contenuto – ha attaccato Legnini – Mi riferisco alla delibera del 12 dicembre con cui, in un colpo solo, sono stati modificati entrambi i documenti contabili. Si introducono norme per finanziare 4 progetti di legge, circostanza senza precedenti, in chiaro contrasto con la disciplina nazionale in materia di armonizzazione di bilanci pubblici. La legislazione vigente in alcun modo autorizza e consente di finanziare leggi non ancora discusse e non ancora approvate. Questo principio è stato ritenuto chiaramente violato anche dai dirigenti massimi che sovrintendono alla procedure. C’è una chiara violazione anche degli articoli 62-63 dello Statuto della Regione: la legge di bilancio può autorizzare variazioni di bilancio in corso d’opera, ma solo con stanziamenti già previsti, con leggi di competenza della giunta. La legge di Stabilità può finanziare leggi vigenti, il bilancio di previsione registra le variazioni e compone il documento contabile. State approvando – ha incalzato Legnini – un bilancio che era partito in modo normale, ordinario, che ha subito una deviazione insostenibile dei principi di contabilità pubblica. La ragione risiede nelle divisioni sempre più palesi all’interno della maggioranza, dominata da Fratelli d’Italia e Forza Italia, rispetto al cui agire la Lega è insofferente, a tal punto da pretendere una modifica illegittima dei documenti, per piantare bandierine ideologiche. Quelle leggi non c’entrano nulla con la legge di Stabilità regionale, non potete fare questa operazione. Ci state proponendo un bilancio palesemente illegittimo: su questo non ci fermeremo, ritirate quella delibera, ripristinate le due del 10 dicembre, adottate in modo legittimo e si riprenda l’esame in commissione Bilancio”.