ATRI – Ci siamo sgolati ad affermare che si doveva preparare in tempo un piccolo Covid Hospital nella parte vecchia dell’Ospedale San Liberatore per salvare le normali prestazioni sanitarie. Abbiamo lavorato per avere sulla nostra proposta la massima unità tra le forze politiche e ci siamo riusciti con un Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità un documento importante in tal senso. Intanto Il Sindaco Ferretti “lavorava” affinché il nostro Ospedale non facesse parte del Piano Pandemico della Regione, escludendoci così anche dagli appositi finanziamenti e dalla necessaria preparazione per la seconda fase dell’epidemia. A nulla sono valsi i nostri richiami e ultimamente ci ha annunciato vittoriosamente e nella sua saggezza, che il presidente della Regione Marsilio aveva telefonato per scongiurare ciò. Ma guarda il destino cinico e baro!
Come da noi previsto, ora non basta trasferire a Pescara i pazienti Covid, occorre immediatamente un presidio Covid provinciale “di appoggio a Teramo” ed ecco che si pensa alla “Fortezza Atri”. Che geniacci, che teste! Come sopravvivremo a questi amministratori?
L’altra sera avevano già deciso, tanto che abbiamo ascoltato il balbettio del Direttore Generale della ASL di Teramo Di Giosia intervistato dal TG Abruzzo; che Dio ce ne scampi e liberi da tali “manager”! Dunque, la verità non si dice e i cittadini vengono trattati come bimbi a cui bisogna solo raccontare la buona novella, mentre la destra pensa solo a sbranarsi per gli incarichi. Avete perso tempo! Queste cose dovevano essere fatte mesi fa! Ora la corsa alla emergenza mentre altri hanno incassato.
Dopo tali premesse, noi che rappresentiamo una forza politica responsabile, non ci sottraiamo al dovere di collaborare in questo momento di grande apprensione delle famiglie, delle forze produttive atriane e vigileremo affinché l’Ospedale S. Liberatore, continui a svolgere i suoi compiti normalmente, anzi accelerando gli adeguamenti necessari – Il Circolo del Partito Democratico-Atri