TERAMO – Alla fine ha vinto il Notaresco (1-2) che pure era andato sotto nel punteggio subendo una rete nel primo tempo, terminato 1-1, firmata da D’Egidio, preferito inizialmente a Pavone.

Il successo ospite porta la firma di uno dei due grandi ex in campo nella sponda ospite, Saveriano Infantino (l’altro era Andrea Arrigoni), il quale ha messo a segno la doppietta decisiva che lo porta a 12 reti realizzate in meno di 5 mesi: la prima di rapina, nel cuore dell’area di porta, e la seconda su calcio di rigore, da lui procuratosi per una trattenuta di Menna, più evidente dalle riprese televisive che in campo.

Fatto sta che, una volta in vantaggio, la squadra di Massimo Silva ha lottato fino allo stremo delle proprie forze, tenendo il vantaggio con le unghia e con i denti, come deve fare chi crede ancora (a ragione) nella salvezza, passando per i play-out.

Detto ciò, veniamo al Città di Teramo: è stata la brutta copia della squadra ammirata per grandissima parte del campionato. A questi ragazzi non avremmo mai imputato il fatto che avrebbero potuto mai patire la mancanza di giusti stimoli, ma oggi lo abbiamo pensato, per quanto non creduto, e dovrebbero pensarla allo stesso modo i tifosi organizzati i quali, ovviamente non felici per la sconfitta, hanno applaudito alla fine. In Tribuna, invece, in tantissimi hanno sorriso con sarcasmo, ma questo rimane un settore diverso e “particolare”, almeno a Teramo.

L’analisi tecnica della stagione, comunque, un dato lo ha ribadito con forza: il Città di Teramo ha sempre perso al “Bonolis” con le formazioni abruzzesi e, aldilà dei demeriti, è un dato di fatto sul quale dover lavorare per il futuro. Altra nota dolente? Riguarda il secondo posto matematico che è sfumato nella maniera peggiore ma che dovrà essere conquistato, a questo punto, proprio alla fine del campionato, a L’Aquila. Quale miglior occasione?

(da Ufficio Stampa) – Con la sconfitta casalinga patita in rimonta per mano del Notaresco, l’obiettivo secondo posto si complica per il Diavolo (+1 su L’Aquila, +2 sul Chieti) che sarà costretto a giocarsi la piazza d’onore in trasferta, nello scontro diretto del “Gran Sasso” che chiuderà la stagione regolare domenica prossima.
Eppure l’approccio del Diavolo è più che buono, con D’Egidio, scelto inizialmente in luogo di Pavone, che trovava la rete con un bel tiro calibrato dai venti metri. Vantaggio vanificato nel giro di 90 secondi dall’immediato pareggio dell’ex griffato Infantino. L’ultimo quarto d’ora della prima frazione sarà un monologo dei biancorossi, vicini più volte al nuovo vantaggio: prima con un tiro a giro di D’Egidio di poco a lato, poi con il fantasista in versione assist-man per le conclusioni ravvicinate di Chiarella e Tourè, infine con il tap-in di Loncini sotto porta sul quale il portiere ospite Cervellera si superava. Ad una prima frazione effervescente, però, seguirà una ripresa al cloroformio, nella quale gli ospiti saranno bravi e fortunati a trovare l’1-2 per un dubbio calcio di rigore, trasformato dallo stesso Infantino. Nessuna reazione da parte dei biancorossi che cedono l’intera posta in palio ai rossoblù e dovranno ora rispondere presenti a L’Aquila.

TERAMO (3-4-2-1): 1 Torregiani, 4 Cangemi (75’ Cum), 5 Pepe (K), 29 Menna; 33 Loncini (82’ D’Amore), 8 Esposito (55’ Ouali), 44 Angiulli, 3 Pietrantonio; 11 Tourè, 10 D’Egidio (65’ Pavone); 90 Chiarella (55’ Galesio) – A disp.: 12 Sonko, 17 Losito, 45 Buccione, 71 Napolitano – All.: Pomante.

NOTARESCO (5-3-2): 22 Cervellera, 21 Pulsoni, 16 Di Cairano, 5 Formiconi (K), 72 Quacquarelli, 20 Ciutti; 23 Belli (75’ Forcini), 6 Arrigoni (Vk), 97 Sall (61’ Braccia); 18 Kapnidis (92’ Felici), 32 Infantino – A disp.: 98 Pappalardo, 3 Intinacelli, 11 Pellacani, 14 Di Pasquale, 19 Rocchi, 76 Sirimarco – All.: Silva.

Arbitro: Raineri di Como
Assistenti: Conforti di Salerno e Riganò di Chiari (BS).

Ammoniti: Di Cairano (N), Galesio (T).
Reti: 19’ D’Egidio (T), 21’, 70’ rig. Infantino (N).
Spettatori: 1.810 (di cui 108 ospiti)
Recupero: 2’pt; 4’st.

F O T O