E lo sapevo! Brutti negri. Mò pure i mafiosi vi mettere a fare. Certo che ci copiate proprio tutto. Maledetti. Spacciavano la droga, riciclavano e sfruttavano la prostituzione. Roba di classe. Non le negre. Festini privati e champagne con minorenni anche in lockdown. Maledetti negri. Una vera associazione a delinquere di stampo mafioso copiata pari pari a quelle nostre. Solo che composta da 30 brutti negri. Con a capo un niggerriano, stanziale a L’Aquila, con 5 milioni di euro su un conto corrente, pronto ad essere spostato in Spagna. E nessun bianco lo sapeva. Nessuno se n’è accorto.

Ma pensa tu! Sto negro zozzone puzzolente. Dopo uno dice che li ributta a mare. Viaggiava in super car. Casa di lusso. 5 milioni in banca. Un elicottero a disposizione. E nessun bianco lo sapeva. Nessuno se n’è accorto.

Le principali attività remunerative del sodalizio criminale erano legate al cybercrimine, e in modo particolare, con altri criminal network, alla truffa informatica vendendo bitcoin sul mercato del darknet. Unga Kunga Bunga: io non ho capito. Che facevano ?  Quello che ho capito è che sono arrivati a spostare milioni di euro in banca – le stesse banche che rompono i coglioni al poveretto per 100 euro – e   nessun bianco lo sapeva. Nessuno se n’è accorto.

Pur conservando ritualità magica ed esoterica, terminologie, simbologie e gestualità, riti di affiliazione tribali come la mafia ma unga kunga bunga, il gruppo criminale in questi anni ha reinvestito decine di milioni di euro: auto, case, terreni, hotel, ristoranti, negozi.  E nessun bianco lo sapeva. Nessuno se n’è accorto.

Molti hanno riso. Banalizzato. Sottovalutato. In una rappresentazione folkloristica, alimentata da un nostro pregiudizio di superiorità. E così, piano piano, la piovra nera è entrata in Italia. Prima grazie all’aiuto della camorra  che le “regalò” una delle terre più belle d’Italia, la costa domitia, da Gaeta a Procida. E nessun bianco lo sapeva. Nessuno ha visto.  Nessuno se n’è accorto.

Durante gli ultimi vent’anni, all’ombra delle protagoniste della narrazione criminale italiane, sono nate e cresciute “nuove” mafie, spesso ridotte a pittoreschi aneddoti di costume. Proprio grazie a questa sottovalutazione del fenomeno, oggi la piovra nera è presente in molte regioni, controlla il territorio con migliaia di affiliati,  ha risorse, armi e manovalanza infinita. E nessun bianco lo sa. Nessuno vede. Nessuno parla.

Ecco perché l’operazione di ieri, per cui bisogna elogiare le nostre forze dell’ordine, alla fine è una goccia nel mare. Per sradicare la mafia nigeriana, e le mafie dall’Italia, c’è bisogno di una guerra, che deve coinvolgere tutti. Invece vengono attuate debolissime attività di contrasto.

E comunque un dubbio mi rimane. Una domanda resta irrisolta. Una cosa non mi è chiara. Se nessuno sapeva e vedeva, questa droga chi la comprava ? Se nessuno sapeva e vedeva, con queste prostitute che ci andava ? Se nessuno sapeva e vedeva, questi milioni di bitcoin chi li ha acquistati ?  Se nessuno sapeva e vedeva, questi hotel, ristoranti, negozi, auto, chi li ha venduti ? Non ditemi che  sono i bianchi, quelli colpevoli di indifferenza, quelli che sputano sulla polizia se fa rispettare le leggi, quelli che vivono come le scimmie non vedono, sentono, parlano; quelli razzisti di giorno unga kunga bunga, e drogati puttanieri collusi con la mafia la sera.