ASSERGI – Il 30 Marzo 2019 torna l’Ora della Terra (Earth Hour), la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale e giunta alla sua undicesima edizione.

Earth Hour (Ora della Terra) è un inno collettivo alla bellezza e alla fragilità del Pianeta e un grido per fermarne la distruzione.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga aderisce all’iniziativa, che si fonda sulla semplicità e significatività di un gesto, spegnendo per un’ora tutte le luci delle sedi dell’Ente.

Questa iniziativa, che nell’edizione dello scorso anno ha registrato la partecipazione di ben 188 Paesi al mondo con quasi 18.000 tra monumenti e luoghi simbolici spenti, ha una forte valenza simbolica per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti nella sfida globale al cambiamento climatico che minaccia gli ecosistemi e la biodiversità sulla Terra dai quali derivano il nostro benessere, la nostra salute, la nostra sicurezza e il nostro sviluppo.

Quest’anno le luci di tutte le sedi del Parco si spegneranno sabato 30 marzo per un’ora dalle ore 20.30 alle 21.30 per sensibilizzare sulla lotta ai cambiamenti climatici, partecipando in questo modo a un evento internazionale, simbolo della lotta per la sostenibilità.

Il Parco intende cogliere l’occasione per dichiararsi “Parco amico del Clima”, adottando un’azione per affrontare la crisi climatica e contribuendo con questa e altre azioni all’obbiettivo di azzerare le emissioni di anidride carbonica.

“La Comunità identitaria del Parco partecipa convintamente a questa azione globale di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici” – dichiara il Presidente del Parco Tommaso Navarra – ed effettivamente la funzione propria di un Parco, con la sua straordinaria biodiversità, è quella di rappresentare un modo altro e alto di possibilità di vita in simbiosi con la natura. Spegnere le luci e risparmiare energia è un dovere per il nostro futuro, per il futuro delle nostre generazioni, per il nostro straordinario patrimonio ambientale.”