TERAMO – Il Comitato di Frazione di Garrano “I Melatini”, in una nota a firma del Presidente Vincenzo Flamminj, interviene sul regolamento di Democrazia Partecipativa che riguardano varie Frazioni e Quartieri del Comune di Teramo e propone l’istituzione di un albo delle associazioni

“Sabato 22 novembre si è tenuta una riunione tra le associazioni di Quartieri e Frazioni ed il Comune di Teramo riguardante il regolamento sulla Democrazia Partecipativa”, dicono dal Comitato, “noi del comitato di Frazione Garrano ne siamo venuti a conoscenza tramite altri comitati, e già questo ci ha stupito, ma quello che principalmente vogliamo sottolineare è il fatto di esserci trovati di fronte ad un regolamento già compiuto, che aveva iniziato il suo iter in commissione e si avviava ad essere approvato”.

Dal Comitato proseguono: “Inoltre in questo incontro il testo non era integralmente visionabile in quanto ci sono state consegnate soltanto 2 pagine che, al cospetto del voluminoso e complesso regolamento di 127 articoli, non certo riescono ad essere pienamente esplicative per arrivare ad esprimere un opinione. Le associazioni più avvedute hanno reperito il documento dal sito del Comune, come si fa con qualsiasi documento discusso nelle commissioni comunali, ma questa difficoltà di ricerca non certo agevola la conoscenza di testi che dovrebbero essere condivisi con le associazioni dalla stessa amministrazione prima di una riunione”. Il comitato esprime la propria perplessità.

“Siamo perplessi dal fatto che un regolamento sulla democrazia partecipativa, per i motivi appena esposti, non veda la partecipazione delle associazioni come punto di partenza per la sua formazione”, dicono dall’associazione, “Per quanto riguarda il suo contenuto, riteniamo che non migliori la situazione attuale, in quanto prevede la formazione di 11 maxi comitati per tutto il territorio comunale con grandi aree non omogenee per composizione, già stabilite nel testo, che al loro interno sfavorirebbero le zone meno abitate favorendo quelle più popolose. Secondo il nostro parere una regolamentazione di questo tipo dovrebbe dar voce ai cittadini in maniera più equilibrata di quella attuale, puntando anche a migliorare la comunicazione delle problematiche dei centri abitati più piccoli, che notoriamente sono la parte più svantaggiata nel relazionarsi con l’amministrazione”.

Da qui la proposta del Comitato. “La nostra proposta è quella di istituire, tramite un regolamento snello e poco complesso, un albo di associazioni riconosciute a cui si possa aderire rispettando determinati requisiti, in modo tale da non cancellare le realtà esistenti, che formatesi in maniera spontanea si adoperano da anni, ma rafforzarle con il riconoscimento da parte del nostro Comune”, scrivono dall’associazione, Da tempo molte associazioni chiedono la predisposizione di un regolamento che disciplini quest’ambito, ma chiedono di farlo con un percorso che parta dalle associazioni stesse. Ci auguriamo che i Consiglieri Comunali di maggioranza ed opposizione dialoghino costruttivamente e redigano un nuovo testo che si basi sulle osservazioni poste in essere dalle associazioni, e lo condividano in un nuovo incontro con Quartieri e Frazioni”.