TERAMO – E’ chiaro che in una società di calcio se i risultati non arrivano subito, ma non è detto che non arrivino più, qualcuno sul banco degli imputati deve salire.
Normalmente è l’allenatore il primo a pagare e raramente per colpe esclusivamente proprie; capita anche che con lui paghi il Direttore Sportivo se è questo il tandem chiamato ad allestire (come dovrebbe essere stato a Giulianova) un organico per puntare a vincere.
Decide sempre il vertice, ovviamente, proprio quello che in tre anni ha fatto bene ma non ha mai vinto. Ci chiediamo allora se la società è sempre esente da responsabilità pur avendo speso tanto, se non tantissimo nel biennio 2002-23 e 2023-24? Saranno sempre e soltanto i diversi componenti dei vari staff ad aver commesso errori da esonero o da avvicendamento?
A Giulianova non è ancora ufficiale quello di Sandro Federico, ma ci sarà. In questo momento le parti si trovano d’accordo nel ritenere che le idee e le visioni tecniche calcistiche siano differenti, pertanto si andrà alla chiusura del rapporto.
Arriverà anche il momento per altri?
Questo tipo di decisioni, a 4 giornate dall’inizio del campionato, sono opportune, giuste e condivisibili in toto?