MONTESILVANO – Il 29 dicembre 2018 il governatore Marco Marsilio insieme a Giorgia Meloni lanciava la sua candidatura a presidente della Regione Abruzzo proprio dalla foce del fiume Saline sito di bonifica di interesse regionale. A 8 mesi da quel appuntamento e a 6 mesi dalla proclamazione a presidente della Regione Abruzzo la discarica di Villa Carmine e il sito di bonifica continuano ad essere una terra di nessuno, con manutenzione inesistente, in permanente stato di abbandono. Si confermano, come già denunciammo a dicembre 2018 http://www.corradodisante.it/?p=1644 , la scarsa conoscenza della problematica, l’incapacità e le inadempienze del centrodestra, al governo in regione e al comune di Montesilvano.

In questi giorni una preziosa inchiesta in 4 puntate del giornalista Ezio Cerasi per la TGR Abruzzo andata in onda dal 21 al 24 agosto, ha messo in evidenza tutte le criticità della discarica di Villa Carmine e del sito di bonifica regionale Saline-Alento sul territorio di Montesilvano, evidenziando, inadempienze, ritardi e il solito rimpallo di responsabilità. Eppure i fondi ci sono, vanno solo spesi per procedere ad una bonifica attesa da oltre 25 anni.

Quali sono gli atti e le procedure avviate dal comune di Montesilvano in questi 5 anni di governo di centrodestra? Quante sono le lettere e i solleciti inviati alla regione Abruzzo? Quante le multe elevate e indagini svolte per i rifiuti abbandonati lungo le sponde del fiume?

È emblematico il caso dell’abbandono dei rifiuti. Le big bag da cui fuoriesce del liquido nerastro sono ai piedi della discarica almeno da novembre 2018, i fusti di oli e solventi sicuramente da aprile 2019. Nonostante tutti gli enti preposti da regione a Comune siano stati informati da tempo, e sicuramente con una nota dell’Arta dal 31 maggio 2019, a 3 mesi di distanza regione e comune non hanno provveduto né alla rimozione, né all’installazione di un sistema di videosorveglianza, né all’interdizione della strada.

Ci sono misure urgenti che la giunta Marsilio e il centrodestra montesilvanese da Maragno a De Martinis tardano ad attuare, è evidente che superate le campagne elettorali la bonifica del fiume Saline e della discarica di Villa Carmine tornano in un cassetto, non sono la priorità. Eppure la discarica a ridosso del fiume fa davvero paura, con eventi atmosferici sempre più eccezionali, i 300.000 mc di rifiuti andrebbero da subito messi in sicurezza da un eventuale alluvione che potrebbe scalzare il piede della discarica.

A Montesilvano i politicanti si distraggono spesso ed facile che scambino lucciole per lanterne.

Ci piacerebbe che l’amministrazione comunale e quella regionale, impiegassero lo stesso impegno e le stesse energie che stanno mettendo per ospitare il Jova Beach Party* per la bonifica della discarica e del fiume Saline, una svolta per il benessere della città e il vero biglietto da visita per una Montesilvano più bella e vivibile. I concerti passano: la discarica, gli sversamenti nel fiume, la contaminazione delle falde e l’inquinamento restano, avvisate De Martinis, Marsilio e i balneatori.

*per i concerti bisognerebbe utilizzare strutture preposte: palarock, parchi attrezzati, palazzetti dello sport, stadi, non sistemi fragili e tutte da attrezzare come le spiagge.

   Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista