COLONNELLA – Nonostante le azioni dilatorie messe in campo dall’amministrazione Pollastrelli, siamo venuti ugualmente in possesso dei risultati dei controlli effettuati dall’Arta Abruzzo presso l’azienda di compostaggio che crea disagi alla popolazione di Vallecupa, San Giovanni di Colonnella e altri comuni della bassa vallata del Tronto. L’accesso agli atti presso ARTA da parte del consigliere Dino Pepe ha avuto risultati più celeri. Così in una nota il PD di Colonnella.

Il vaso di Pandora si è ormai aperto, e finalmente insieme alla puzza sono arrivati i controlli sollecitati dalle interpellanze di Dino Pepe e del suo collega Fabio Urbinati nelle Marche.

Il polverone mediatico sollevato dalle proteste organizzate dal gruppo “Basta Puzza”, dalle ripetute segnalazioni dei consiglieri di Colonnella Cambia e dal PD di Colonnella hanno spinto gli enti ad attivare i controlli mirati e non più ad accontentarsi delle relazioni di autocontrollo.

Le tabelle sono piene di dati numerici complessi e difficili da gestire per chi non ha competenze tecniche del settore. Dai risultati però si evidenzia un dato, non è assolutamente vero che tutte le emissioni fossero nella norma come asserito, tra l’altro dall’assessore Nicola Campitelli nel corso dell’interrogazione in Regione.

E c’è da attendere le conclusioni dei controlli fatti in territorio marchigiano dall’Arpam Marche.

Il rapporto tecnico è stato inviato al Servizio Gestione Rifiuti di Regione Abruzzo, al Comune di Colonnella, al Prefetto di Teramo, alla ASL e alla stessa azienda.

Estrapoliamo alcune citazioni dal verbale dell’Arta sull’esito del controllo delle emissioni in atmosfera realizzato il 13 luglio.

Il controllo è stato avviato per monitorare il rispetto delle prescrizioni AIA dato che l’azienda è al centro di segnalazioni di molestie olfattive.

“Dagli esiti riportati dal Rapporto Tecnico di controllo n… e relativi allegati si evince il superamento dei valori limite di emissione in atmosfera per alcuni parametri, nonché l’insussistenza dei requisiti minimi di funzionamento del presidio depurativo.” 

 

“Il superamento dei valori limite di emissione costituisce violazione delle prescrizioni autorizzative.. 

 

“Si osserva che il volume del presidio depurativo rispetto alla portata di aspirazione autorizzata è insufficiente..

 Ci stupiamo dell’inerzia dell’amministrazione comunale che invece di rendicontare la verità ai cittadini, si cela dietro i regolamenti, di fatto l’unico ente a non aver messo in atto nessuna azione concreta, oltre a un po’ di fumo negli occhi, è l’amministrazione comunale che dovrebbe conoscere bene il problema.

Auspichiamo che l’azienda ottemperi nel più breve tempo possibile a tutte le prescrizioni dell’Arta che attraverso il documento “Linee guida per il monitoraggio delle emissioni gassose provenienti dagli impianti di compostaggio e bioessicazione”, attualmente in fase di aggiornamento, fornisce oltre alle caratteristiche minime di progettazione, anche le indicazioni circa le modalità di campionamento e il monitoraggio dei parametri di controllo dei biofiltri.