Cari docenti, educatori ed educatrici, personale ATA, genitori, alunni, siete sempre nel miei pensieri e nel mio cuore. In questo periodo la nostra esistenza scorre su binari provvisori che conducono a mete insolite. Stiamo vivendo in un mondo capovolto: occorre la giustificazione per uscire, si sta al chiuso e non all’aperto, non si dà la mano, non si dimostra l’affetto nel modo tradizionale, si comunica esclusivamente con i mezzi elettronici. Sono cambiati i tempi e gli spazi, poiché è venuta meno la “coazione a ripetere”, cioè la ritualità delle nostre azioni che dà sicurezza e tranquillità. E’ un’occasione per guardare il mondo con altri occhi, per riflettere sull’importanza della salute e degli affetti veri, per apprezzare la luce del giorno. I profumi della primavera, il candore della tacita neve, le piccole cose, il valore di un sorriso, di un abbraccio, di una stretta di mano, per amare la scuola nella sua totalità, e comprendere la bellezza e l’Importanza del trovarsi insieme. A voi ragazzi mancano II suono della campanella che scandisce le giornate scolastiche, la ricreazione, gli incontri cercati lungo i corridoi, vi mancano, sono sicura, anche le verifiche, i tentativi spesso maldestri di evitarle, la presenza costante dei docenti nella vostra quotidianità. Imparate a dare senso al tempo e a gestirlo, abituatevi alla rinuncia, riscoprite l’importanza della solidarietà e del rapporto con gli altri, poiché l’uomo è un animale sociale (Aristotele docet) e la nostra è fondamentalmente una co esistenza. Leggete, perché la cultura dona la libertà di pensare, di riflettere, di sognare, di progettare, rende più maturi e consapevoli.

Ora la scuola non risuona del vostro vociare festoso, delle vostre richieste, a volte bislacche, l corridoi e le aule sono desolatamente vuoti. Il sentimento dominante è la mancanza, è l’assenza, assenza di disordine, di confusione, di giovinezza, di spensieratezza. I banchi e gli spazi sono troppo lindi: tutto è desolatamente innaturale. In questo momento la scuola è come un cielo senza stelle, un giardino senza fiori. E’ però viva in tutti noi l’attesa di un tempo migliore che si potrà ottenere solo con il rispetto delle regole: è questo il vero esercizio della legalità.

Un grazie particolare a tutti i docenti che si prodigano in tutti i modi e lavorano per tenere vivo il rapporto con gli alunni, operazione talvolta difficile per le inevitabili difficoltà tecniche, e a tutto il personale che mi supporta nel mio lavoro quotidiano. A presto

Un abbraccio affettuoso

La vostra Dirigente scolastica

Prof.ssa Loredana Di Giampaolo

Teramo, 25 marzo 2020