PESCARA – “Se non ci fosse stato l’evento sismico dello scorso 8 novembre, paradossalmente sarebbero ancora in pochi a sapere dell’esistenza a Pescara del Centro di Controllo della Circolazione dei treni di Rete Ferroviaria Italiana, che regola il traffico sulla linea adriatica, da Rimini a Termoli, e sulle linee interne come la Sulmona–L’Aquila–Terni o la Teramo–Giulianova, solo per fare degli esempi. Una realtà importante e strategica quindi, della quale troppi soggetti regionali, a partire dalla classe politica, continuano a non considerare il valore e l’importanza che riveste”. Il commento è delle segreterie regionali dei sindacati di categoria, FILT-CGIL, FIT-CISL, FAST Confsal, ORSA. “Lo dimostra il servizio andato in onda su Rai 3 Abruzzo – spiegano – all’interno del format ‘Buongiorno Regione’ del 10 novembre, con il quale RFI ha messo in mostra l’alto livello tecnologico della Sala Controllo Circolazione nonché la qualità professionale di chi vi opera”.
“Di fronte a cotanta raffigurazione è doveroso sottolineare le profonde ed oramai insostenibili criticità che investono l’intera struttura: carenze di personale che producono un continuo ricorso al lavoro straordinario, con tutte le conseguenze a livello di stress fisico e mentale che questo comporta; continuo ricorso alle cosiddette ‘economie’, ovvero alla mancata copertura di alcune postazioni di lavoro. La cosa imbarazzante – continuano i sindacati – che dovrebbe far saltare dalla sedia non solo le Organizzazioni sindacali ma anche e soprattutto chi dovrebbe avere a cuore le prospettive occupazionali regionali, è che le motivazioni di tali carenze vengono giustificate da RFI con una presunta mancanza di candidature di giovani abruzzesi per le posizioni lavorative scoperte, nonché con una inadeguatezza al ruolo, mediamente riscontrata in fase di selezione, che riguarderebbe principalmente proprio i giovani residenti nella nostra Regione, alla quale si aggiungerebbe l’indisponibilità dei candidati migliori, casualmente residenti nelle Regioni limitrofe, a scegliere Pescara come sede di lavoro. Si potrebbe riassumere dicendo che in Abruzzo si respira un’aria che non agevola all’apprendimento e per di più, all’improvviso, risulta essere anche un territorio con una bassa qualità della vita”.
“Come Organizzazioni sindacali riscontriamo un continuo tentativo di delegittimare la Sala Controllo Circolazione di Pescara, arrivando a supporre che ci possa essere l’intento di creare una situazione tale da giustificarne un suo spostamento. Rivendichiamo il rispetto degli accordi sottoscritti e l’immediata copertura di tutte le posizioni funzionali alla operatività della Sala. Sottolineiamo l’inadeguatezza del processo selettivo che riduce il campo dei possibili aspiranti lavoratori ai soli in possesso di Diploma di Liceo Classico o Scientifico. In una realtà regionale come la nostra che ospita uno dei più importanti Istituti Tecnologici Superiori per la Mobilità presenti sul territorio nazionale, ovvero percorsi formativi post diploma al centro di una riforma ed interessati anche da risorse dedicate del PNRR, e che prepara Tecnici per l’intermodalità altamente specializzati, tale limitazione risulta anacronistica, probabilmente funzionale per giustificare una situazione oggettivamente intollerabile. E’ indifferibile un confronto tra tutti gli attori regionali che per ruoli diversi hanno la responsabilità della difesa e della salvaguardia di una realtà lavorativa che, a regime, esprime oltre 150 posti di lavoro. Contrariamente saremmo di fronte a profili di corresponsabilità”, concludono FILT-CGIL, FIT-CISL, FAST Confsal, ORSA.