TORTORETO – Celebrata anche a Tortoreto la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne con la testimonianza di Giusy Montecchia.
Ringrazio, innanzitutto, l’Assessore alle Pari Opportunità Angela Recinella – ha dichiarato il Sindaco Domenico Piccioni – per l’impegno e il lavoro promosso e sostenuto insieme all’ufficio competente, al fine di realizzare questo importante evento per la nostra cittadina.
Ringrazio sentitamente l’Avvocato Laura Di Filippo, Prof.ssa di Criminologia presso l’Università degli Studi di Teramo, per la disponibilità data ad accompagnarci in una riflessione sulle conseguenze della violenza di genere e a illustrarci le possibili strategie di prevenzione di tale violenza.
Permettetemi di rivolgere un affettuoso, sincero e particolare saluto a nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la nostra comunità, a Giusy Montecchia, che ringrazio sentitamente di aver accolto il nostro invito a partecipare a questo evento.
Ci tenevamo molto che oggi tu potessi essere con noi, Giusy. Non solo per esprimerti la nostra autentica vicinanza e il nostro profondo dispiacere per il gravissimo fatto di violenza che mesi fa ti ha vista coinvolta, ma anche per ribadire con forza e convinzione insieme a te il nostro NO alla violenza contro le donne.
Qualsiasi forma di violenza sulle donne rappresenta una vera e propria violazione dei diritti umani fondamentali, ad oggi, purtroppo, ancora tra le violazioni più diffuse e persistenti.
Il 25 novembre deve, quindi, rappresentare per ciascuno di noi la giornata che squarcia il buio dell’indifferenza, del pregiudizio, della discriminazione e di un’ignoranza culturale che, anche per gioco, continua a considerare la donna inferiore all’uomo.
Ogni condotta che mira ad umiliare la donna nella sua libertà e nella sua identità, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, socialmente, professionalmente, è una violenza di genere e come tale non è un fatto privato, ma un fenomeno sociale e culturale di cui siamo tutti responsabili.
Questa giornata deve, quindi, scuotere e interrogare profondamente le nostre coscienze, ricordarci che non c’è ceto sociale, grado di istruzione, appartenenza etnica, confessione religiosa che possa dirsi estranea alla violenza contro le donne.
Per questo ogni società ha il compito di prevenirla e di contrastarla attraverso iniziative di sensibilizzazione e di informazione, che al contempo permettano di acquisire una maggiore consapevolezza che la violenza contro le donne è inaccettabile, non solo penalmente, ma anche socialmente.
Ciò implica necessariamente un investimento anche sull’educazione delle nostre giovani generazioni alla cultura del rispetto e alla valorizzazione delle differenze, alla parità di genere e alla sana affettività, alla non discriminazione e alla condanna di ogni condotta che leda i diritti delle donne. Tale educazione, a partire dai più piccoli, è uno strumento fondamentale per la prevenzione della violenza di genere e deve veder coinvolti tutti gli attori sociali.
Ed è in questo nostro percorso di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza che si inseriscono l’intervento dell’Avvocato Laura Di Filippo e l’installazione permanente della seconda Panchina Rossa presso i Giardini della Conca.
La Panchina Rossa è il nostro “monumento civile” che ricorda a ognuno di noi “il posto occupato da una donna vittima di violenza, vittima di femminicidio, segno tangibile e visibile a tutti di un’assenza nella società causata dalla violenza”, e che ci permette di mantenere i riflettori sempre accesi su un’emergenza sociale e culturale dolorosamente tragica.
Auspichiamo che queste azioni concrete, che continuiamo a mettere in campo, possano da una parte permettere alle donne, che si ritrovano all’interno del labirinto della violenza, di trovare la forza, in loro e nel tessuto sociale, di rompere il silenzio per individuare la via d’uscita; e dall’altra che tali azioni possano contribuire realmente e ulteriormente a sviluppare una cultura caratterizzata dal rispetto della dignità, della libertà e della reale parità dei diritti delle donne.
Il sindaco
Domenico Piccioni