Meritava di vincere il Teramo visto contro la Viterbese (gara terminata 1-1), ma meritava di vincere anche quello di Vibo Valentia e non lo ha, invece, mai fatto, Si può parlare di episodi poco fortunati anche nella gara del Bonolis (2.347 presenze con 1.064 abbonati e 45 tifosi ospiti), come, ad esempio, il rigore (generosissimo) fischiato per un fallo su Cianci e sbagliato da Magnaghi, o respinto da Vitali, al 15° del primo tempo, ma restano i risultati. Due pareggi, gli ultimi, che sicuramente non accentueranno il ritrovato entusiasmo di una città che, innegabilmente, ha cambiato marcia, dopo l’avvento del Presidente Iachini. La disamina di Bruno Tedino, che ascolterete a parte, è positiva: la squadra cresce, non ha concesso nulla ad una formazione che era stata vittoriosa a Bari in precedenza e che appena tre giorni fa aveva superato (con merito) il Catanzaro: è vero, è tremendamente vero, ma ai biancorossi manca la vittoria, conseguita in una sola circostanza in 5 partite, ed a noi sembra comunque poco, anzi pochissimo. Contro i laziali il mister ha buttato nella mischia, dall’inizio, rispetto al pari esterno di domenica, Tentardini, Cianci e Santoro per Di Matteo, Martignago e Mungo. Ha giocato solo il Teramo, è vero, ma ha creato non tantissimo, rispetto al dominio non solo territoriale fatto registrare nell’arco dell’intera contesa. Ad un primo tempo nel quale ci ha provato quasi esclusivamente Bombagi (rigore a parte), ha fatto da riscontro una ripresa nella quale il dominio tattico è addirittura salito per intensità: emblematica l’azione del 10° minuto, con tre conclusioni ribattute nella stessa circostanza, fino al tiro conclusivo del solito Bombagi. Al 13° il goal di Cianci, bello per esecuzione, nato da un anticipo di testa di Tentardini sulla trequarti, con Magnaghi che confeziona un autentico assist dal nulla, quasi facendosi perdonare dell’errore dal dischetto. Sull’1-0 sembrava fatta e invece al 26° il mediocre Garofalo di Torre del Greco, si inventa un rigore molto più generoso, diremmo inesistente, di quello concesso ai padroni di casa, per un’uscita di Tomei che neppure sfiora il neo entrato Culina. Dal dischetto Pacilli spiazza il portiere biancorosso, nell’unico tiro indirizzato nella porta dei padroni di casa! Per la verità il Teramo riprova a portarsi in vantaggio e reclama un penalty (al minuto 38°) per un fallo sul neo entrato Ilari, molto più evidente dei due precedenti, invece concessi. Ma tant’è. Non resta che continuare a credere che questa squadra, oltre che a giocar bene, faccia anche più goals, perchè il dubbio di moltissimi, in Tribuna, era il seguente: ma chi sarà a metterla dentro con una certa regolarità? Probabilmente è l’enigma di oggi. Speriamo resti provvisorio, perché qualche “fantasma”, negli spogliatoi, alla fine, aleggiava già…