TERAMO – Nel prendere atto che i 16 Gradoni ne hanno le tasche piene a prescindere da tutto e da tutti e che questo rimane un aspetto sul quale bisogna riflettere ed intervenire ove possibile affinché la tifoseria ritrovi unitarietà (le passate prese di posizione contro Campitelli e contro Iachini insegnano – ndr -), nell’intricata situazione attuale del Teramo Calcio a fare confusione siamo in parecchi.

Intanto si sta correndo il rischio di enfatizzare taluni interventi a discapito di altri e non è giusto!

C’è chi ha dato facendo il dovuto ma che avrebbe anche potuto chiudere la partita dell’iscrizione e chi avrebbe solo voluto senza poterlo fare, pur pressando sulla linea del Tribunale di Roma fino alla tarda mattinata del giorno di scadenza dell’iscrizione. All’ennesimo diniego, dalle ore 14:00 (l’orario non è indicativo – ndr -) e per almeno un paio d’ore la situazione precipitò, tant’è che si stava per rendere pubblica la rinuncia.

Ovvio, invece, che meritino particolare risalto i tanti che hanno dato a prescindere, ed a tal proposito ci poniamo una domanda su tutte: ad Ascoli quanto saranno felici d’aver appreso che la Bricofer sia pesantemente intervenuta in soccorso della società biancorossa? Perché quella teramana non è riuscita a preservare un minimo di riservatezza che, in tal caso, non avrebbe creato una situazione imbarazzante al patron marchigiano reo d’averla soccorsa, dando magari risalto ai teramani?

Se il Teramo alla fine ce la farà, per quanto difficile sia, sarebbe corretto non incoronare questo o quello ma tutti, proprio perché “…il Teramo Calcio è società dalle obbligazioni sociali a ciascuno spettanti“.