TERAMO – Siamo arrivati ormai a Luglio (col bene che ti voglio) e il mondo intero è ripartito(ad eccetto del famoso silenzio assenzo del Prefetto che ha visto una mirade di lavoratrici e lavoratori a cui non è cambiato niente dalla chiusura Covid-19).
Si mangia nei ristorante, si prende il sole al mare, si prende l’aperitivo al bar, si portrà andare al cinema, si potrà andare anche al cimitero a trovare I defunti. Ma non all’Inps,non all’ispettorato del lavoro e non in Tribunale.
Ora vorremmo capire chi prende a calci le porte per disperazione, le parti sociali che scrivono mail senza risposte per vertificare a che punto sono I pagamenti di cassa Covid a cittadini ridotti a votarsi ai santi, a lavoratrici e lavoratori che chiedeno interventi per la risoluzione delle loro ingiustizie, alle tante e troppe persona che non riescono a capire che è più facile entrare alla NASA e non in questi enti che “dovrebbero” dare risposte e sostegni.
Se questa è la risposta al cambiamento in uno Stato che dovrebbe guardare al futuro, il Covid-19 ha solo fatto come l’alta marea. Quando si ritira fa emergere I detriti. In un Paese civile non si prendono a calci le porte per disperazione, le si trovano aperte per la risoluzione.

Marco Boccanera
Fim-Cisl Teramo