ROSETO DEGLI ABRUZZI – Nuovo appuntamento musicale a Roseto degli Abruzzi nell’ambito della XXVIII Edizione dell’Adriatico Music Festival “Il solista e l’orchestra”, l’evento organizzato dall’Associazione Musicale “G. Rossini” di Roseto degli Abruzzi che si concluderà il 2 ottobre prossimo. Sabato 25 settembre alle ore 21 al Palazzo del Mare di Roseto sarà rappresentata in forma di concerto l’opera buffa “La Dirindina”, con musica a cura di Domenico Scarlatti e libretto di Girolamo Gigli. I personaggi protagonisti saranno il vecchio maestro di musica Don Carissimo (interpretato dal baritono Davide Bartolucci); la sua allieva Dirindina (il soprano Carla Polce); il cantante castrato Liscione (il tenore Filippo Pina Castiglioni). La formazione orchestrale sarà invece composta da Renato Marchese (violino I), Olena Lib (violino II), Francesca Spada (viola), Sandra Elizabeth Rojas Estrada (violoncello), Mayra Stela Pedrosa (contrabasso), Tiziana Perna (continuo). Direttore d’orchestra Juan Josè Navarro.

L’opera è divisa in due atti. Nella prima parte Don Carissimo sta impartendo una lezione di canto all’allieva Dirindina, giovane e graziosa, ma musicalmente poco dotata; il maestro palesa la sua gelosia per il castrato Liscione, cui la ragazza dedica un’attenzione equivoca. Proprio in quel momento giunge quest’ultimo, avvisando Dirindina che la richiedono da Milano, per sostenere in teatro una parte impegnativa e molto ben retribuita. Don Carissimo vorrebbe accompagnare la ragazza, ma ne riceve un secco rifiuto; tenta anche di proseguire la lezione, ma poiché Dirindina e Liscione persistono nell’ignorarlo, minaccia di riferire tutto alla madre della ragazza, Dirindona. Nella seconda parte Liscione consiglia l’amica su come comportarsi a Milano, al fine di compensare con la bellezza e alcuni espedienti, la scarsa professionalità. Dopo essersi messi d’accordo sul da farsi, Dirindina viene convinta a provare una scena tragica, la parte di Didone in un’invettiva contro Enea. Sopraggiunge intanto Don Carissimo: non si accorge che si tratta di una recita, ma prende sul serio i riferimenti al «macchiato letto» e ai «nodi maritali». Già turbato per l’improbabile unione tra Dirindina e il castrato, quando viene nominato anche il frutto di questo rapporto, Don Carissimo esce allo scoperto, suggerendo a Dirindina di eliminare il bambino e quindi di sposare Liscione.

Nel rispetto della normativa vigente anti-Covid, è consentito l’accesso esclusivamente munendosi di green pass o effettuando un tampone 48 ore prima con esito negativo; la mascherina sarà indossata fin dall’ingresso per tutta la durata dell’evento.