NERETO – Sala Allende gremita per la conferenza stampa conclusiva della 1ª Festa dell’Educazione. Un pomeriggio intenso e partecipato, che ha riunito studenti, docenti di ogni ordine e grado, famiglie, amministratori e rappresentanti delle associazioni del territorio, provenienti dai tre Comuni coinvolti – Nereto, Torano Nuovo e Sant’Omero – per celebrare insieme il percorso condiviso della Comunità Educante.

Un cammino avviato a settembre grazie alla visione lungimirante e all’impegno della Dirigente Scolastica Dott.ssa Laura D’Ambrosio, promotrice della costituzione del Team della Comunità Educante e Inclusiva: un gruppo trasversale composto da docenti di tutti gli ordini scolastici, che ha saputo dar vita – con passione e coraggio – a un’esperienza educativa nuova nel panorama abruzzese. Il team della Comunità Educante e Inclusiva, composto dalle docenti Arianna Centi Pizzutilli, Valeria Fucilitti, Alessandra Pagano, Tamara Pantoni ed Emanuela Tritella, si è impegnato con dedizione e professionalità nel coordinamento delle attività, contribuendo attivamente alla costruzione di questa rete educativa e all’organizzazione della Festa dell’Educazione nei tre Comuni. L’Istituto Comprensivo di Nereto, Sant’Omero e Torano Nuovo è il primo in Abruzzo ad aver avviato un progetto strutturato di Comunità Educante, capace di coinvolgere in modo trasversale scuole, famiglie, amministrazioni e associazioni del territorio.

Una rete viva, costruita giorno dopo giorno, fatta di ascolto, idee condivise e azioni concrete. Un progetto che ha saputo incuriosire, coinvolgere, sorprendere, diventando esempio di come la scuola possa farsi motore di cambiamento e punto di incontro reale tra educazione formale e vissuto quotidiano. Durante la serata, le referenti dei tre Comuni hanno condiviso riflessioni ed emozioni vissute lungo il percorso: dalla costruzione della Festa dell’Educazione, alla Patente di Cittadinanza, alle numerose attività realizzate insieme ad alunni e famiglie. Non sono mancati momenti di profonda commozione, legati ai legami costruiti e alla fiducia nata nel tempo.

Spazio, poi, alle premiazioni. Le classi partecipanti hanno ricevuto l’attestato per l’impegno dimostrato, mentre gli alunni che hanno completato il percorso educativo previsto dalla Patente di Cittadinanza sono stati premiati non solo per la valutazione massima in comportamento, ma anche per aver raggiunto obiettivi educativi trasversali, rappresentati dai bollini ottenuti in quattro aree fondamentali:
– rispetto dell’ambiente
– partecipazione attiva alla vita comunitaria (anche attraverso il coinvolgimento costante in attività extrascolastiche)
– rispetto degli altri e cura del materiale scolastico
– uso etico e consapevole delle tecnologie digitali.

Il progetto ha coinvolto non solo la scuola, ma anche le famiglie e le realtà del territorio, promuovendo una visione di corresponsabilità educativa fondata sulla collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Passando per laboratori, giochi, iniziative ambientali e attività sportive e culturali, gli alunni sono stati veri protagonisti: attivi, consapevoli, partecipi.

A chiusura, la presentazione del libro “Sistemi e Interazioni – Una lettura relazionale” del Dott. Augusto Di Stanislao, con dialogo a cura della prof.ssa Stefania Pompeo, ha offerto ulteriori spunti per riflettere sull’educazione come processo dinamico, relazionale, comunitario. Tutto questo è stato possibile grazie alla sinergia tra tutti gli attori della Comunità Educante: i docenti, che con dedizione e passione hanno accompagnato i ragazzi in ogni tappa; le famiglie, sempre presenti e collaborative; le amministrazioni comunali, che hanno sostenuto con sensibilità e impegno l’intero percorso.

Un sentito ringraziamento alla Dirigente Scolastica Dott.ssa Laura D’Ambrosio, per aver creduto fin dall’inizio nella possibilità di fare rete, valorizzando la scuola come cuore pulsante di una comunità. Centrale il coinvolgimento diretto degli alunni, protagonisti attivi e consapevoli di ogni azione. Tra i racconti più belli, le testimonianze dei bambini che, con entusiasmo, condividevano piccoli gesti quotidiani trasformati in conquiste: aiutare un familiare, rispettare un impegno, prendersi cura del proprio ambiente. Piccole grandi tracce di crescita, che le famiglie hanno accolto con sorpresa e gratitudine. Educare è un percorso comune. E questa serata ne è stata la testimonianza più autentica.