TERAMO – La tecnologia come ruolo essenziale nella crescita dei nostri ragazzi del Settore Giovanile e nel monitoraggio giornaliero della prima squadra. Da quest’anno il “Bonolis” si è dotato di “Smart Track”, un innovativo sistema di valutazioni che, tramite dei sensori magnetici presenti sotto il nostro sistema di gioco, permette la valutazione e la creazione di un profilo di performance neuromuscolare dei nostri atleti.
Attraverso differenti test di salto, sprint e agilità, possiamo conoscere meglio i nostri atleti e individuare i loro punti di forza o debolezza.
Sottoponiamo gli stessi test anche ai ragazzi del Settore Giovanile, per i quali è importante tracciare una crescita annuale del singolo e individuare profili di performance simili ai calciatori della prima squadra: la raccolta dati e la sua elaborazione non coinvolgono soltanto il team di preparatori fisici, ma nel contempo anche lo staff di ingegneri della Infosat, con finalità di ricerca.
Arrigoni e compagni, inoltre, indossano in tutte le sedute allenanti e le gare di campionato, delle casacche contenenti un sensore GPS che traccia e raccoglie i dati di spostamento (con campionamento a 50Hz, ovvero 50 dati raccolti al secondo) e successivamente, attraverso un software dedicato, vengono analizzati i dati.
Mediante gli stessi, lo staff tecnico ricava delle informazioni importanti sul carico effettuato (distanza percorsa, distanza ad alta velocità, quantità di accelerazioni e decelerazioni), e una stima del dispendio energetico.
Uno strumento davvero utile per i nostri preparatori fisici, con il quale riescono a modulare il lavoro all’interno della settimana di allenamento.
Parallelamente alla tecnologia in campo, i nostri atleti sono sottoposti giornalmente a due questionari: uno al risveglio mattutino e uno nell’immediato post-allenamento.
Il primo è il questionario per la  “Total Quality Recovery”  (TQR – qualità totale del recupero), con il quale viene monitorata la risposta all’allenamento del giorno precedente, chiedendo agli atleti la qualità del sonno, la presenza di dolori muscolari o lo stato di affaticamento generale, oltre al loro umore ed alla sensazione di stress.
Il secondo è il questionario “RPE”, (rating of perceived exertion – scala della percezione dello sforzo) che ha una correlazione elevata in letteratura scientifica, con la risposta della frequenza cardiaca e ci indica lo sforzo percepito dall’atleta alla fine della seduta.

Così la S.S. Teramo Calcio guarda al futuro! – Ufficio Stampa