ROMA – La Banca d’Italia ha sempre svolto il proprio compito rispettando le regole, ha sempre collaborato e continuerà a farlo ed è pronta a fornire, “come sempre”, tutte
le informazioni disponibili, così come è pronta a rendere conto del proprio operato, nelle sedi istituzionali. Intervistato in apertura di prima pagina dal Corriere della Sera, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco interviene sul caso della Popolare di Bari. E spiega che il commissariamento è stato disposto “quando le perdite hanno ridotto i livelli di capitale al di sotto dei minimi stabiliti dalle regole prudenziali” – ANSA, 08:21 –
ROMA – “Ci sono settori come l’acciaio, il trasporto aereo e in una certa misura quello delle banche, che oggi soffrono di una crisi strutturale a livello globale. Per
questo bisogna valutare l’opportunità di un intervento pubblico, che però deve sempre accompagnarsi alla capacità di concorrere al meglio in un’economia di mercato“. A dirlo è l’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in una intervista a Repubblica in cui apre a una maggior presenza pubblica nelle imprese, ma con qualche paletto. E per quanto riguarda la nuova commissione parlamentare sulle banche avverte: “Non deve essere un doppione di quella passata“. “Non escludo che in futuro ci possano essere problemi specifici per singole banche – spiega Padoan dopo l’intervento del governo a favore della Popolare di Bari -, anche se non saprei fare nomi. Ma in generale il quadro è migliorato. Se penso a quando ero ministro e ad ora mi sento molto più tranquillo sulla tenuta complessiva del sistema del credito in Italia”. Sul salvataggio aggiunge: “Un intervento comprensibile. Di fronte alla crisi di una banca la prima esigenza è quella di tutelare i risparmiatori. E questo non si può fare se non si aiuta la banca a restare sul mercato. Dal punto di vista politico non era possibile fare altrimenti” – ANSA, 09:52 –
PESCARA – “Chi ha sbagliato deve pagare: è evidente che c’è qualcuno che ha prestato soldi a gente a cui non li avrebbe dovuti prestare“. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, a Pescara, a proposito della Banca Popolare di Bari. “Si chiacchiera di commissione di inchiesta sulle banche da troppo tempo – aggiunge l’ex ministro – La Lega è pronta a votarla domani mattina, però anche su questo stanno litigando al Governo, l’hanno rinviata per l’ennesima volta” – ANSA, 11:42 –
ROMA – “E non può finire con valutazioni autoassolutorie del governatore della Banca d’Italia Visco, la vicenda della Popolare di Bari. Visco minimizza l’errore di Via Nazionale che impose alla Popolare di Bari di rilevare la Banca Popolare di Teramo“. Lo afferma Maurizio Gasparri di Fi. “Da quanto mi risulta, non ci fu una semplice moral suasion, ci fu un’indicazione secca alla quale l’istituto di credito barese non poté sottrarsi. La vicenda Tercas conteneva un buco di 300 milioni di euro, che ha finito per condizionare in maniera decisiva le vicende baresi. La Banca d’Italia, con una intervista autoassolutoria pensa di sottrarsi alle proprie responsabilità. Non sarà così. E saremo costretti ad essere molto chiari, nei luoghi competenti, perché i cittadini hanno bisogno di una vigilanza adeguata. Che non c’è stata“, conclude Gasparri – ANSA, 11:43 –
BARI – L’ex presidente della Banca popolare di Bari, Marco Jacobini, poche ore prima del commissariamento dell’istituto di credito, tra giovedì 12 e venerdì 13 dicembre, prese cinque milioni e 556mila euro dal suo libretto di deposito per dirottarli a sei diversi destinatari: quattro persone fisiche e due società, attraverso Banca Sella. Lo scrive il quotidiano La Repubblica, aggiungendo che lo spostamento di denaro è diventato una segnalazione di operazione sospetta per riciclaggio, su cui ora stanno lavorando la Banca d’Italia, la Guardia di finanza, e la Procura di Bari (ANSA, 11:59) – Il 12 dicembre, alla vigilia del commissariamento della Banca Popolare di Bari, Gianluca Jacobini, ex condirettore generale dell’istituto di credito barese e figlio dell’ex presidente Marco Jacobini, ha trasferito mediante assegni circolari una somma complessiva pari a 180mila euro dal suo conto della BpB ad uno co-intestato a sé e alla moglie presso Banca Sella. È una delle sette segnalazioni di operazioni sospette (per oltre 5,5 milioni di euro) trasmesse dai commissari dalla Banca popolare di Bari alla Procura che indaga su presunti illeciti nella gestione della banca (ANSA, 15:29) – Il trasferimento di somme disposto da Gianluca Jacobini, nei confronti del quale quello stesso giorno il cda aveva deciso di procedere con l’azione di responsabilità, è stato quasi contemporaneo a quello, dello stesso importo, disposto tramite bonifico dal padre, Marco Jacobini. L’ex presidente, poi, il giorno successivo ne ha fatti altri cinque
di bonifici, tutti a favore di familiari e società, per circa 5 milioni 500 mila euro. Su queste operazioni sospette si sta concentrando in queste ore l’attività della Procura di Bari, con l’aggiunto Roberto Rossi e i pm Federico Perrone Capano e Lanfranco Marazia al lavoro per valutare eventuali ipotesi di reato legate a queste condotte – ANSA 15:34 –