TERAMO – Lido Simoncelli, detto da tutti “Lido splendente” per l’eleganza del suo gioco e per il suo stile, arrivò alla corte del Teramo presieduto dal cav. Mancini, che era ai nastri di partenza del Campionato di Promozione Abruzzese 1954-55 con l’intenzione di non mancare l’obiettivo, la promozione in IV serie.

Ci fu una rivoluzione: un’intera generazione di calciatori teramani aveva svestito la casacca del Teramo. Erano partiti Brotto, Cardone, Menghini, Docchi, Frati, Gamberini, Giusti, Pugliese, Vannucci, Venturini, il giovane Ricci, ceduto in prestito al Sant’Egidio, il portiere Bertocchi.

Al posto del giocatore-allenatore Stua era arrivato un altro giocatore-allenatore, il modenese Spartaco Bulgarelli. Erano arrivati giocatori nuovi, il duo d’attacco Bianucci-Benedetti, i difensori Pupillo e Di Francesco (quest’ultimo soprannominato “Tabor”), un mastino proveniente dall’Angolana, e due mezzali, Simoncelli e Mottola. C’erano anche dei confermati, tra cui il “vecio” Dino Lanciaprima, il promettente Guido Vallone, il portiere Lino Bonnici.

Ad esaltare le folle ci pensarono in quella stagione Bianucci e Benedetti, autori rispettivamente di 25 e 17 goal; anche Lanciaprima fece il suo, con 9 reti, contribuendo così alla magnifica cavalcata che portò alla promozione in IV serie. Ma piacque molto di quel Teramo Lido Simoncelli, che indossò la sua prima maglia con il numero 8 sulla schiena domenica 24 ottobre 1954, alla seconda giornata del girone di andata, nella partita casalinga in cui il Teramo subissò di reti il malcapitato Città Sant’Angelo, battuto sonoramente 7-0 (primo tempo 3-0). Giocò da favola e, se Bianucci segnò una doppietta e Benedetti addirittura una cinquina, “Lido splendente” si fece assai apprezzare, in quella partita e in quelle successive.

Bianucci e Benedetti continuarono a segnare a raffica, ma era Simoncelli che caricava, insieme con Mottola, i grilletti delle pistole che i due inarrestabili attaccanti facevano esplodere. Poi domenica 21 novembre 1954, alla sesta giornata, esplose come goleador anche Simoncelli, segnando una doppietta in casa contro il Sulmona, battuto 4-1 anche grazie ad una rete di Lanciaprima e una di Bianucci.

Complessivamente Lido disputò 26 partite e mise a segno 11 reti. Nella stagione in IV serie, disputò altre 26 partite e segnò due reti, totalizzando perciò in due campionati complessivamente 52 partite disputate e 13 reti. Che dire?

“Lido splendente” aveva un gioco spumeggiante, era veloce, saggio, vedeva sempre il compagno smarcato e mandava la palla dove voleva. Non si stancava mai, era sempre pronto e aveva una sagacia tattica di tutto rispetto. Era anche di forte carattere e si faceva rispettare dagli avversari, perché capace di scendere anche sullo stesso livello di quelli che lo marcavano ricorrendo alla forza fisica e alle scorrettezze.

Di lui nei tifosi teramani rimase un ricordo indelebile e quando lasciò Teramo lo fece con un rimpianto che non fu inferiore a quello provato dai tifosi nel vederlo partire.