MOSCIANO – Le casualità della vita. Proprio 7 anni fa, come da protocollo che allego, ponevo all’attenzione del Consiglio comunale di Mosciano, con apposita mozione, anche sulla scia emotiva dei tanti femminicidi che si consumavano e che purtroppo continuano a consumarsi, la necessità di istituire, anche presso il nostro comune, la Commissione di Pari Opportunità’.
La mia mozione venne accolta all’unanimità da tutto il Consiglio.
Nel 2017 in Minoranza c’era Nadia Baldini con altro gruppo consiliare, mentre Luca Lattanzi e Mirko Rossi facevano parte della stessa Maggioranza a guida Galiffi.
Ma, come detto, tutti promossero con un’approvazione all’unanimità la mia richiesta.
Oggi, invece, a distanza di sette anni, quando la Commissione, da regolamento dovrebbe andare a rinnovo, trovo la Cpo di Mosciano oggetto di una mera bagarre politica, tra una parte della Minoranza e la Maggioranza.
Tutto ciò fa comprendere come, purtroppo, sia più facile avvelenare il percorso fatto, ma soprattutto come sia prioritario, rispetto al senso nobile per cui le CPO dovrebbero essere istituite, lo scontro politico.
Le parole PARI OPPORTUNITÀ, di rimando, dovrebbero portare ad un obiettivo del tutto diverso: convogliare su una medesima strada che parla alle donne, a quelle oggetto di violenza, ma non solo. E non in questi termini, ma con atti concreti. E la strada, di sicuro, non e’ questa. Anche in questa occasione, purtroppo, c’è chi vorrebbe distinguere Mosciano per tutt’altro: confusione, fumo negli occhi, scontro politico.
E’ pur vero che, nel 2019, ci fu chi, addirittura, richiese la revoca delle CPO e la questione fu oggetto di interrogazione parlamentare.
Pertanto, anche quale Consigliera provinciale invito tutti, in primis il sindaco, l’assessore delegato, ma anche tutti i consiglieri, dai più anziani ai nuovi arrivati, a ristabilire i ruoli, a rispettare i regolamenti, alla dovuta conoscenza delle cose, per dare una giusta chiarezza, ad informarsi, al meglio, sul funzionamento di questa Commissione consiliare e sugli obiettivi reali che deve ambire a raggiungere. Le CPO, compresa quella di Mosciano, lavorano così. Tutto il resto sono chiacchiere vuote, che allontanano anche il sentimento cittadino dall’esserne partecipe.
Maria Cristina Cianella _ Mosciano Civica