GIULIANOVA – Il Comune di Giulianova è alla ricerca di una soluzione per i cittadini che vivono nel Condominio Solidale e continuerà comunque, tramite l’Unione dei Comuni, ad assisterli nella ricerca di una casa con un contributo per i primi mesi di affitto. Così l’Amministrazione Comunale interviene sulla protesta degli utenti del condominio che, ad oggi, lamentano di non voler abbandonare gli appartamenti destinati alle fasce deboli della popolazione. E’ stato riscontrato che nel corso dei suoi mesi di governo il Commissario Prefettizio non ha provveduto allo stanziamento dei fondi necessari nel bilancio pluriennale per continuare a garantire la casa a questi cittadini, per i quali il servizio sociale professionale del Comune ha stilato una relazione al fine di trovare, per ciascuno, un piano individualizzato di intervento per inserirli nuovamente nel tessuto sociale. Si tiene anche a precisare che la disponibilità di accogliere questi cittadini nel Condominio Solidale, da ritenersi provvisoria in virtù di una momentanea precarietà abitativa, si è già prolungata nel tempo, con una connotazione di puro assistenzialismo associato ad una considerazione distorta di tale disponibilità della pubblica amministrazione come fase di passaggio in attesa di una assegnazione di alloggio popolare. Inoltre ricordiamo che, ad oggi, la maggior parte delle famiglie che vive nel Condominio usufruisce del Reddito di Cittadinanza o di un reddito mensile, potendo quindi liberamente affrontare le spese di locazioni correnti sul mercato, lasciando così la possibilità di beneficiare dell’alloggio a chi è davvero privo di ogni mezzo di sostentamento. Si ribadisce quindi che l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di seguire questi cittadini in un percorso di autosufficienza, che per legge sono tenuti a seguire, assistendo gli stessi nella ricerca di una abitazione e nel pagamento delle prime rate d’affitto, al fine di restituire loro dignità e prospettive. Intanto il Sindaco Jwan Costantini ha annunciato che riceverà i cittadini in Comune il 6 settembre per raccogliere le richieste e cercare una ulteriore soluzione.