TERAMO – L’AZZARDO NON È UN VALORE, NON È UN GIOCO: È IL CONTRARIO DEL BENE COMUNE. Il concetto è stato ribadito con forza il 21 giugno a Teramo, in occasione dell’evento Slotmob organizzato dal Forum delle Associazioni familiari dell’Abruzzo e dall’Associazione “Il Raggio”, con il patrocinio del Comune di Teramo. Tantissimi i presenti che hanno partecipato prima al dibattito e poi condiviso momenti di gioco sano guardandosi negli occhi e costruendo o rafforzando relazioni personali. Presenti membri del Movimento dei Focolari, di Azione Cattolica, del Rinnovamento nello Spirito, delle Acli e del Ceis, quest’ultimo rappresentato da Gianna Fazzini.

Paola D’Alesio, presidente del Forum delle associazioni familiari dell’Abruzzo, referente per la regione nella rete nazionale dell’iniziativa, ha presentato e moderato l’evento, elencando le 32 città italiane che hanno aderito alla mobilitazione collettiva, spiegando le origini e gli obiettivi di Slotmob, tra i quali l’urgenza di eliminare le concessioni pubbliche in favore delle grandi società private di capitali che gestiscono gli affari dell’azzardo nel nostro Paese, il tutto nell’ottica di una gestione totalmente statale del fenomeno più giusta ed etica. Ha sottolineato, altresì, i motivi per cui il Forum delle Associazioni familiari ha aderito pienamente già a livello nazionale allo Slotmob, tra i quali, in particolare, la situazione di tante famiglie che vivono il problema dell’azzardo in solitudine e che sono sostenute unicamente dai servizi territoriali (che hanno in cura molti casi patologici) e dal mondo del terzo settore, quando invece lo Stato continua a fare “cassa” a discapito di persone e famiglia. 

Significativi ed efficaci sono stati gli interventi del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, dell’assessore provinciale Flavio Bartolini e della consigliera regionale Marilena Rossi. È emersa in modo chiaro ed inequivocabile la volontà di andare avanti, di lavorare insieme e con passione per sensibilizzare, specie nelle scuole, sui pericoli subdoli di un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti soprattutto in Abruzzo, maglia nera nelle classifiche dei dati sull’azzardo.

Amedeo Lisciani Petrini della Comunità dei Focolari ha posto l’accento sulla piaga dei gratta e vinci e sui risvolti negativi che ne derivano, specie per le persone anziane che vivono situazioni di solitudine ed emarginazione. Il dr. Giuseppe Riccio, neurologo, ha ripercorso l’evoluzione e la scintilla ispiratrice del movimento Slot Mob, approfondendo le motivazioni dell’incontro, il valore della consapevolezza e della scelta personale e l’idea di premiare il comportamento virtuoso dei gestori dei bar che decidono di non usare le slot machine, facendo scelte coraggiose “controcorrente”, incidendo sul benessere delle persone e delle famiglie. Settimio Acciaio, presidente dell’associazione “Il Raggio” e la moderatrice hanno consegnato poi un attestato di riconoscimento al titolare del Bar DES ARTISTES che ha dato la disponibilità ad ospitare l’iniziativa, “scegliendo” di non avere all’interno della struttura slot machine. 

Subito dopo il dibattito, giovani e meno giovani hanno giocato insieme a dama, scacchi, domino ed altri giochi più complessi, dando vita ad un momento piacevole di sano gioco condiviso.

Con un apericena si è conclusa l’iniziativa in cui ci si è ritrovati con il proposito di portare avanti il percorso intrapreso di un’economia civile e responsabile per dire basta all’azzardo incentivato dallo Stato.