MONTORIO AL VOMANO – Presentata questa mattina dai consiglieri di minoranza Eleonora Magno e Andrea Guizzetti di ‘Montorio Guarda Avanti’, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori di ‘Montorio Impegno Comune’, la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, secondo quanto previsto dall’articolo 20 del regolamento comunale, per la trattazione di diverse mozioni ed interrogazioni, alcune delle quali presentate ormai da più di due mesi dai gruppi di opposizione. Sulle mozioni dovranno esprimersi tutti i consiglieri con il loro voto, mentre alle interrogazioni il sindaco e la maggioranza dovranno dare risposte.
“Secondo quanto previsto dal richiamato articolo 20 del regolamento comunale, in conformità al TUEL, la riunione consiliare deve tenersi entro 20 giorni dalla richiesta e quindi entro l’11 aprile, altrimenti sarà interessata la Prefettura. L’ultimo consiglio comunale si è svolto il 28 dicembre scorso; sono ormai passati tre mesi da allora: una situazione vergognosa, sintomo che questa amministrazione non ha nulla da discutere, se non le proposte della minoranza – affermano i consiglieri – Noi lo avevamo preannunciato. Non può essere altrimenti: Altitonante preso dagli impegni in Lombardia, non riesce a garantire la sua presenza, se non tramite qualche annuncio su facebook, quasi sempre da Milano, città dove vive e risiede”.
“In questo modo tiene bloccato il comune di Montorio, un paese in ostaggio della sua assenza, con gli uffici comunali disorientati e senza guida, mancando addirittura il segretario comunale, figura essenziale per il regolare funzionamento dell’attività amministrativa. Stessa situazione per le commissioni consiliari permanenti, convocate solo su richiesta della minoranza, o dalla minoranza stessa dove ne detiene la presidenza. Insomma, l’atteggiamento di questa maggioranza è quello di non consentire alla minoranza di svolgere il proprio ruolo, attuando azioni ostruzionistiche che ormai sono sotto gli occhi di tutti. In questo modo – concludono le opposizioni – ad essere penalizzati sono i cittadini, pertanto chiediamo un cambio di rotta, con maggiore trasparenza e rispetto delle regole“.