TERAMO – Il sistema di valutazione fino ad oggi vigente  nella scuola  primaria  prevedeva un voto numerico riferito alle discipline. Da quest’anno si cambia registro.  Si passa ai giudizi. Il punto di forza di un modello basato sui giudizi descrittivi, articolati per obiettivi, consiste nell’attenzione rivolta non solo e non tanto agli esiti e alle prestazioni degli alunni, bensì all’intero processo di insegnamento/apprendimento.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva che fa della valutazione uno strumento per costruire nuove strategie didattiche ai fini del miglioramento, per rimodulare l’insegnamento sui bisogni concreti degli alunni e favorire il raggiungimento dei traguardi formativi. È il presupposto di una scuola autenticamente inclusiva, che non lascia indietro nessuno. Ogni singola istituzione scolastica elabora il “suo” documento, definisce criteri e modalità di valutazione, individua gli obiettivi di apprendimento in relazione al Piano dell’offerta formativa triennale e alla progettazione della classe oltre che in riferimento alle Indicazioni Nazionali; le forme della valutazione in itinere sono in capo al docente, secondo i principi di coerenza, efficacia e trasparenza nella restituzione alle famiglie e agli alunni.

Nella riforma della valutazione, partire dalla scuola primaria ha significato far leva su un patrimonio culturale-pedagogico preesistente, che richiede di essere recuperato e valorizzato.

Su questi temi la FLC e Proteo Teramo hanno organizzato per lunedì 25 gennaio  un corso di formazione al quale si sono iscritte/i  oltre 600 docenti della primaria.

Sarà un’occasione importante di confronto e di formazione.

FLC CGIL TERAMO