SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Nei giorni scorsi si è tenuto a Sant’Egidio, quasi in sordina il consiglio comunale che vedeva tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2020 e  l’approvazione dell’aliquota comunale sull’ Irpef, che è passata dallo 0,5, allo 0,8 il massimo consentito dalla legge. Forte lo sdegno del gruppo consiliare Centro destra per Sant’Egidio e del capogruppo nonché ex assessore al bilancio Alessandro Forlini.
In un momento così particolare, non condividiamo nella maniera più assoluta la scelta del Primo cittadino Elicio Romandini e della maggioranza di mettere le mani nelle tasche dei santegidiesi. Questo provvedimento colpisce in modo particolare i  pensionati che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il sindaco Romandini non avendo mai gestito in prima persona un Ente, non si rende conto di cosa stia facendo. Il Comune non è un’azienda, e  i cittadini non sono suoi dipendenti. La mancanza di un programma amministrativo rischia di aggravare una situazione già difficile nonostante in campagna elettorale  il primo cittadino si sia presentato come il salvatore ed il risolutore di ogni problema.
Dopo essersi vantato di aver demolito la casa di un privato, il 2° provvedimento a più di un anno dal suo insediamento è stato aumentare le tasse,cosa che non avveniva dal 2004, che chiunque sarebbe stato in grado di fare, Questo porterà 235 mila euro in più ogni anno nelle casse comunali presi direttamente nelle tasche dei dipendenti privati, pubblici e pensionati santegidiesi.
Una giunta immobile, estemporanea,senza alcuna progettualità che rischia davvero di ingessare il paese. Eppure durante la campagna elettorale le promesse erano ben altre…”.