MONTORIO AL VOMANO – Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, l’amministrazione di Montorio al Vomano ha approvato il rendiconto di gestione, confermando la solidità dei conti pubblici nonostante un disavanzo tecnico di circa 500.000 euro. Una cifra che, come ha spiegato il sindaco Fabio Altitonante, “è solo virtuale, perché già interamente coperta grazie alla rinegoziazione del prestito obbligazionario da 21,5 milioni contratto nel 2005”.

Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’importanza dell’operazione finanziaria avviata nel 2021 e ulteriormente perfezionata quest’anno: “Nel 2025, con Banca Intesa – che a nome di Montorio ringrazio – siamo riusciti a ottenere una nuova rinegoziazione che garantisce circa 600.000 euro di risparmi per l’anno in corso e ulteriori 300.000 euro all’anno fino al 2032, anno di estinzione del debito. È una manovra che ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità”.

Altitonante ha poi chiarito le ragioni del disavanzo tecnico, evidenziando come “dipenda esclusivamente da tre fattori esterni alla nostra azione amministrativa, come spesso accaduto in questi anni”. Il primo è legato alla partecipazione azionaria nella società MoTe: “Qualcuno ha deciso di acquistare il 10% di un carrozzone politico – ha dichiarato – che oggi ha una perdita di 1,8 milioni, con un impatto sul nostro rendiconto di circa 170.000 euro: un’operazione totalmente fallimentare che abbiamo ereditato”.

Il secondo elemento riguarda ancora la MoTe, coinvolta in un contenzioso con il Comune: “Per questa causa dobbiamo congelare risorse che avremmo destinato ad asfalti e associazioni sportive, togliendole alla collettività”.

Infine, una causa risalente al 2012 persa contro PINECO: “Gli uffici comunali dell’epoca neppure si erano opposti alle richieste, e oggi ci ritroviamo circa 100.000 euro da pagare”.

TARI: aumenti minimi e solo per adeguamento ISTAT – Per quanto riguarda la TARI, il sindaco ha tranquillizzato i cittadini: “La tassa sui rifiuti resta praticamente invariata, con un aumento puramente fisiologico dovuto all’adeguamento ISTAT di circa il 5%. Per fare un esempio concreto, un immobile di 100 mq con due occupanti vedrà un aumento di circa 1 euro al mese”.

Farmacia comunale: modifica dello statuto

Infine, il Consiglio ha approvato anche un adeguamento normativo dello statuto della farmacia comunale. “Abbiamo finalmente valorizzato il ruolo del Comune – ha spiegato Altitonante – che pur detenendo il 51% delle quote, con il vecchio statuto non contava nulla. Ora l’ente pubblico torna ad avere voce in capitolo”.

Continuiamo a lavorare – ha concluso il sindaco – con serietà e visione, per garantire trasparenza, efficienza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche”.