TERAMO – Il Castelnuovo Vomano, aggirando l’impossibilità di cedere il titolo sportivo ad un territorio confinante, si fonderebbe con il Morro d’Oro portando la Serie D in una piazza che conobbe anche la C2. Chi patirebbe questo torto sportivo ricomincerebbe dalla Promozione regionale che oggi appartiene al Guardiavomano, come da indiscrezioni che trovano riscontri. Magari tra un anno la società beffata potrebbe recuperare l’Eccellenza che avrebbe strameritato, invece, di lasciarsi alle spalle.
Questo è il calcio di oggi, piaccia o non.
E’ così che potrebbe andare a finire questa triste pagina calcistica della nostra provincia: a quel punto, il territorio teramano non perderebbe rappresentanti in D se non chi il campionato l’aveva vinto sul campo, chiudendo con 15 vittorie consecutive, play-off compresi.
A questo punto ci chiediamo chi si celi dietro l’eventuale operazione Morro d’Oro. Chi è l’imprenditore che avrebbe trovato intese con il patron neroverde? E ancora: come reagirà la tifoseria morrese, che sa farsi sentire pur risvegliandosi, d’incanto, proiettata in quarta serie? Farà finta di nulla o osteggerà l’eventuale definizione della trattativa? Considerazioni finali:
- crediamo pochissimo al felice approdo verso tale direzione, nel senso che l’operazione morrese non si concretizzerà;
- crediamo ancora meno all’iscrizione in serie D del Castelnuovo Vomano, anzi non ci crediamo proprio;
- crediamo all’acquisizione del titolo sportivo del Guardiavomano da parte del “nuovo Castelnuovo”, ovviamente senza il patron ma con – in ordine alfabetico – De Juliis, Di Flaviano, Marini e Spinelli, tutta gente vicinissima con sponsorizzazioni varie alla storia di ieri.
Domani sera in Supergol Summer dovrebbe esserci il collegamento Dino Di Stefano, se saranno rispettate le intese tra noi sopraggiunte da una settimana.