Buongiorno Sindaco.

Sono un portatore di handicap, invalido civile con tessera 565466.

Mentre il “vero” sindaco di PINETO, Luciano Monticelli, pedalando sulla ciclabile mette in mostra il suo fisico slanciato, muscoloso e abbronzato, con le gambe affusolate appena coperte da un pantaloncino dello sponsor Luxien Armanì, con l’accento sulla “i”, fa così promozione turistica per le ammaliate turiste che attendono anche ore per ammirarlo. E intanto tiene colpevolmente in vita una amministrazione morta da tempo, oramai manzoniana, con il sindaco eletto che ha fatto delle parole del “5 maggio” una ragione di vita : Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra di Pineto sta, muta pensando all’ultima ora  mentre i cittadini di Pineto sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato. Ed ei fè silenzio”

Mentre il sindaco di  ROSETO, assediato da iene affamate che a metterle insieme non sanno contare fino a 10, esce dal suo palazzo d’inverno del municipio  – ex residenza degli zar dei “cutaroli tomassiani” –  solo per affaccendarsi nelle pulizie di primavera del suo studio che riaprirà a breve, toglie, le ragnatele al quadro dove è abbracciato con Tomasso Belzebù, e fa promozione turistica annunciando la volontà di fare strame della riserva del Borsacchio, affidandosi  al libro dei giudici dell’Antico Testamento, passo XVI, 30 “ Muoia di Girolamo con il Borsacchio e i filistei”.

Mentre il sindaco di  GIULIANOVA , Ivan “Salvini” per inaugurare la spiaggia per disabili, per i cani e  per i gatti, aspetta che si rimetta in salute il  fotografo ufficiale, perché senza foto storia ogni azione è inutile, e comunque non sa cosa inaugurare e cosa fare da quando il vero sindaco Paolino Giorgino da Giussano ha riaperto l’attività e non ha tempo per lui. Inginocchiarsi davanti la Madonna a favore di telecamera? Fatto. Foto con la maglietta del calcio? Fatto. Con i volontari? Fatto. Sulla barca? Fatto. Con Forza Italia? Fatto. Con Fratelli della “culona”? Fatto. Con Salvini? Fatto. E così la promozione turistica si riduce ad una piccola pista ciclabile, al post di una bella foto ma non sua, e all’annuncio della interruzione della luce. Non ci credete? Non ridete. E’ vero. E’ una strategia. A ispirarlo certamente è stato “Il cielo sopra Berlino  di Wim Wenders. Certamente! Qualunquemente.

Mentre il sindaco di ALBA ADRIATICA non riesce a tenere a bada i suoi nemici, quelli che continuano a parlare della mancata bandiera blu, con un acume comunicativo che lascia attoniti. Cetto fai qualcosa tu! Della serie facciamolo sapere proprio a tutti, ma tutti tutti, che non l’abbiamo avuta. Neppure quest’anno. Che se pure venisse ora, a bandiere date che garriscono al vento, a turismo avviato, a promozione fatta, ad articoli usciti e già vecchi, a elenchi delle località pubblicati, cosa varrebbe? A chi gioverebbe. E dai su, inventiamoci qualcos’altro. Ma che non sia lo stracotto carnevale del 20 agosto 2021, quando gli hotel sono già pieni. Cetto intervieni!

Mentre noi cittadini assistiamo attoniti, distanti, annoiati più che disinteressati, tipo il Vescovo ieri, Lei ci ha regalato una bella giornata.

E’ raro che un politico ci riesca. Solitamente rubano le idee di qualcuno, ci mettono dei soldi non loro (ma dei cittadini) e menano vanto. Mastropinocchio di Giulianova era specialista imbattuto in questo. Quando sul porto stracolmo di gente disse: “Ho invitato Ficarra e Picone…”. Ogni tanto qualcuno me lo ricorda. La gente ancora ride. Ma non per Ficarra e Picone.

Non so come sia andata questa volta ma le dico grazie. La sua iniziativa “Il mare per tutti”, che ieri ha trovato ospitalità sulla spiaggia di Tortoreto, tra gli highlander di “Bagni Irene” con il loro famoso spaghetto alle vongole senza vongole, e “La Tartaruga” con la loro frittella e/o pizzetta calda, mie fedeli compagne di merenda, è una boccata di aria buona.

E’ una boccata di aria buona, nell’ottica di una fruizione per tutti del litorale. E’ una boccata di aria buona come lo è  ogni spazio attrezzato per chi ha minori capacità di deambulazione, e maggiori difficoltà di godersi l’estate.

La ringrazio perché non si tratta solo di rimuovere le barriere architettoniche: anni di sensibilizzazione e di impegno stanno portando a estendere l’eliminazione degli ostacoli che impediscono a persone con handicap di godere della spiaggia e del mare durante il periodo estivo, e non solo. Ma ora c’è un passo in più da fare, ed è cosa che richiede ancor più sensibilità e determinazione. C’è infatti una categoria di disabili di particolare gravità, o con attrezzature delicate e ingombranti che li accompagnano in ogni spostamento, ai quali la mobilità più problematica ha negato sinora la possibilità di godersi una giornata al mare con la propria famiglia e insieme a chi li assiste.

È questa la nuova frontiera che lei ha varcato, che poi è quella verso la quale si sono orientati tutti i lidi turisticamente più avanzati in questa estate, tra non pochi problemi. Non essere esclusi dal grande beneficio (sulla psiche e l’umore, e non solo per il corpo) di poter andare al mare d’estate è una conquista che va sostenuta con la fiducia di poter incoraggiare altri  Sindaci abruzzesi a seguire l’esempio di alcuni pionieri come Lei.

Non molto bene, migliorabile, il gazebo montato. Bene il corridoio sull’arenile, utile per un facile accesso in spiaggia. Benissimo le tre sedie Job, che consentono anche ai portatori di handicap di andare in acqua. Ottima invece è l’idea e lo spirito che c’è dietro: l’inclusione è il fulcro della società che vogliamo, una comunità in cui nessuno rimanga solo, restituendo valori alla comunità  attraverso una serie di azioni replicabili anche in altre zone, per fare vacanza respirando valori: comunità, responsabilità, sostenibilità, inclusività. Grazie Sindaco.