SILVIL’ARTA ha rimesso questa mattina i primi risultati della campagna di monitoraggio della qualità dell’aria sulla SS 16 di Silvi registrati dall’11 al 19 gennaio.

Dei dati acquisiti sull’innalzamento della concentrazione di ossido di azoto (NO2), polveri sottili (PM10) e benzene sono stati redatti i grafici cosiddetti del “giorno dopo”, che sono riferiti all’ora della giornata in cui si sono registrati.

Da questi dati si evidenzia che i momenti critici di maggiore concentrazione delle sostanze inquinanti sono la prima mattinata e il tardo pomeriggio.

ARTA ha confermato che, in ogni caso, le concentrazioni sono risultate tutte sotto i limiti di legge. L’Agenzia regionale dell’Ambiente ha precisato, inoltre, che per fare un confronto con i limiti annuali indicati dalla normativa vigente, il numero di giornate prese in esame non è ancora sufficiente. “Evidentemente – ha detto il sindaco Andrea Scordella – i dati sono considerati e valutati nell’ottica della situazione disastrosa in cui si trovano le grandi città soffocate dal traffico nei diversi periodi dell’anno.

Mettere a confronto o equiparare Silvi con quelle realtà non ha senso né può rispondere in maniera corretta alle diverse situazioni. La nostra città – ha aggiunto il sindaco Scordella – ha vissuto fino a un mese fa una situazione ambientale di assoluto pregio, in particolare proprio per la qualità dell’aria e del nostro mare. Oggi – ha fatto notare Scordella – le condizioni sono cambiate in maniera consistente sulla SS 16, che era a tutti gli effetti una strada cittadina dove ci sono case praticamente attaccate alla strada statale con tantissime famiglie che lì vivono, con bambini che lì giocano e dov’è la gran parte degli esercizi pubblici e commerciali. Adesso – ha incalzato Scordella – le condizioni dell’aria che respiriamo stanno sensibilmente peggiorando anche al di là della ferrovia, poiché sul lungomare si riversano tantissime vetture di persone che sono costrette ad attraversare Silvi da sud o a nord dovendosi spostare per lavoro o per altri motivi dai comuni limitrofi. Queste persone che conoscono l’esistenza del lungomare – ha detto il sindaco Scordella – la percorrono come via alternativa alla statale intasata dai Tir. Si raddoppia così il danno che diventa sempre maggiore non solo per la vivibilità della nostra città ma anche per la sua immagine turistica. Come potranno – ha aggiunto Scordella – i milanesi, i torinesi e tutte le altre migliaia di clienti abituali della nostra località balneare scegliere ancora Silvi che sta perdendo le peculiarità più importanti per le quali essi vengono da anni a passare qui le loro vacanze estive? Il problema, non finirò mai di evidenziarlo, è nazionale. Cosa aspettano – ha chiesto il sindaco Scordella – per intervenire e trovare soluzioni alternative valide il ministero dei Trasporti e il governo? La città sta collassando e la gente non ce la fa più a sopportare questo stato di cose. Se non ci saranno a breve interventi risolutivi da parte degli organi superiori non si escluderanno anche iniziative clamorose di protesta”.