CORROPOLI – “Più di un anno fa Corropoli 3puntozero portò alla luce una situazione già allora compromessa e che faceva presagire come sarebbe andata a finire. Oggi il Liceo Aereonautico G. D’Annunzio ha pochissime possibilità di riaprire il prossimo settembre”.
A parlare è il consigliere comunale, Franco Falò, capogruppo di Corropoli 3puntozero. “.
Grazie a noi che attraverso richieste, interrogazioni, incontri, interpellanze al Prefetto, abbiamo reso pubblica una situazione allarmante e, se ci fosse stata dall’altra parte un Amministrazione attenta e sensibile, ora forse non saremmo in queste condizioni.
Questo scenario metterà in difficoltà molti studenti e le loro famiglie che avevano riposto fiducia e speranza in questa scuola che, in passato, rappresentava una valida alternativa al pubblico ed una eccellente novità formativa. Dal 2006 al 2012, con circa 200 studenti, riusciva a funzionare discretamente poi, negli anni successivi, il drastico calo degli iscritti ha portato alla situazione odierna. 
Negli anni 2009/2012 ci sono state molte discussioni fra due soci della Fondazione (il Comune di Corropoli e la società Euroscuola del Prof. Di Giminiani) dovute alle diverse opinioni, soprattutto sulle modalità di reclutamento del personale della scuola, che hanno portato il Prof. Di Giminiani a disinteressarsi, gradualmente, della gestione. Il terzo socio, la BCC del Piceno poi, non si è mai interessata, per limiti di competenza. Di fatto, quindi, tutti gli aspetti gestionali dell’istituto sono rimasti al Comune. La passata amministrazione di destra decise sulla composizione del CdA, sugli aspetti gestionali, compresa la scelta degli insegnanti e del personale non docente ed anche del convitto. Determinate scelte operate hanno comportato un decadimento della qualità dell’offerta formativa e, di conseguenza, un progressivo calo degli iscritti. Fatti inconfutabili, confermati anche da alcuni addetti ai lavori costretti a dimettersi, fino al collasso del Liceo Aereonautico D’Annunzio.

La principale responsabile è stata l’amministrazione, soprattutto quella degli anni 2009-2019. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Continuare a spendere risorse per questa scuola a discapito dei cittadini che si troveranno privati di alcuni servizi per mancanza di soldi? Conti in rosso, un bilancio non approvato e nessuna idea su come rimettere in piedi qualcosa che è crollato come se nulla fosse stato”. “La realtà – conclude Falò – è che ciò che si doveva fare non si è fatto e non si farà e per la comunità, per gli studenti e per le loro famiglie, a questo punto, il tutto rimane soltanto un miraggio“.