CHIETI – Rubavano di tutto, dalle auto ai computer nelle scuole, dai congelatori ai televisori e persino oggetti in rame che si trovano nelle abitazioni, di qui il nome dato all’operazione, ovvero ‘All Inclusive’: in quattro sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lanciano Massimo Canosa al termine di un’indagine iniziativa a gennaio di quest’anno e condotta dai carabinieri della Compagnia di Lanciano che si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e ambientali su conversazioni in cui gli interlocutori si esprimevano con termini convenzionali e in dialetto foggiano. Tre le ordinanze già eseguite, tutte ai domiciliari: si tratta di un 29enne di Castiglione Messer Marino, di un 30enne di San Severo, e di un 36enne di Fossacesia. Una quarta ordinanza, che prevede la custodia in carcere a carico di un 47enne di San Severo, non è stata ancora eseguita. Le accuse sono di furto aggravato e ricettazione. I particolari dell’indagine sono stati illustrati a Chieti nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel Comando provinciale dei Carabinieri dal capitano Vincenzo Orlando e dal tenente Massimo Canale, che comandano rispettivamente la Compagnia e il Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Lanciano. Venti le persone indagate complessivamente, 11 le perquisizioni effettuate. Si tratta, come emerso in conferenza stampa, di veri e propri ‘pendolari’ che si muovevano dalla Puglia per compiere i furti trovando la complicità e l’appoggio da parte di persone residenti nell’area frentana e dell’alto vastese: le auto, in prevalenza di piccola e media cilindrata ma anche autocarri, venivano rubate utilizzando apposite centraline elettriche, quindi o venivano riciclate o rivendute oppure fatte a pezzi. Tre i veicoli rubati e recuperati dai carabinieri i unitamente ad altrettante centraline elettroniche. Una spinta ulteriore all’indagine è arrivata dal fatto che i malviventi avevano no iniziato a prendere di mira le scuola, rendendosi responsabili del furto commesso ai danni dell’Istituto comprensivo Castiglione Messer Marino – Carunchio dove sono stati rubati 7 notebook che, grazie all’attività di intercettazione, erano stati ritrovati e restituiti alla scuola. L’area colpita dai raid ladreschi comprendeva non solo il territorio lancianese ma anche le zone limitrofe, nonchè alcuni centri dell’alto vastese e del Molise. Le indagini hanno preso le mosse in seguito a un furto di un autocarro Fiat Daily avvenuto nella zona di Castel Frentano. In questa occasione alcuni cittadini avevano segnalato ai Carabinieri la presenza di un mezzo, molto simile a quello rubato, nei pressi della proprietà di uno degli indagati. Fra gli episodi scoperti anche l’incendio di una roulotte, avvenuto a Castiglione Messer Marino, un episodio maturato all’interno del gruppo malavitoso. Una quindicina gli episodi criminosi accertati, che vanno dal furto aggravato di autovetture, alla ricettazione e, in alcune circostanze, anche lo spaccio di droga. Il valore della merce rubata, che veniva piazzata a ricettatori operanti nel foggiano e sulla costa, ammonta a circa 100.000 euro. Nel blitz che ha portato agli arresti sono stati impiegati 50 carabinieri della Compagnia di Lanciano, due unità cinofile antidroga del Comando provinciale di Chieti, i militari della Compagnie di Atessa, Ortona e San Severo.
(ANSA)