TERAMO – Come aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro.  La Diocesi di Teramo-Atri al centro di una sperimentazione nazionale “Giovani, orientamento e lavoro”: il primo evento a prendere vita nell’ambito di un accorso che l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) sta mettendo a punto con l’ANPAL (Agenzia del Ministero del Lavoro) sui temi dell’alternanza scuola-lavoro, della formazione e del primo ingresso in azienda. L’evento organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio, l’Università e il centro Europe Direct Abruzzo Nord-Ovest si e’ tenuto nella sala conferenze della CCIAA di Teramo. Il Vescovo di Teramo Mons. Lorenzo Leuzzi in una lunga intervista ha parlato della necessità di rilanciare una nuova cultura del lavoro e dell’imprenditorialità, aiutando i giovani a progettare e allontanandoli dalle forme di assistenzialismo. “Il lavoro non viene dall’alto, i giovani non devono essere passivi. Le nuove generazioni devono farsi carico di una nuova mentalità. Non e’ facile perchè ci sono molte spinte che tendono a riportarli in una dimensione assistenzialistica.” E tal proposito sul reddito di cittadinanza Monsignor Leuzzi e’ laconico: “Prima si debbono creare le premesse per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, ci vuole una cultura che motivi il lavoro per evitare che i giovani vivano passivamente il loro futuro”. E poi su decreto legge Salvini che reinserisce reato di accatonaggio molesto dice: “Lascia il tempo che trova, bisogna cambiare anche qui la mentalità della gente”.
ASCOLTA VESCOVO DI TERAMO MONS. LORENZO LEUZZI