L’Aquila – Firmato il protocollo d’Intesa per la gestione e il contenimento del cinghiale nelle aree protette nazionali e regionali e sui territori ad esse contigui. Esprime soddisfazione l’assessore regionale ai Parchi e Riserve, Lorenzo Berardinetti, per la sottoscrizione del protocollo “frutto di un vero e proprio lavoro di squadra, portato avanti con metodo e costanza, che ha beneficiato del contributo in termini di contenuti apportato da tutti i soggetti referenti dei parchi e delle riserve e delle associazioni ambientaliste nel corso delle numerose riunioni del tavolo tecnico regionale permanente per la protezione delle colture e degli allevamenti dalla fauna selvatica”. Un ottimo risultato che permettera’ di gestire un fenomeno che continua a preoccupare l’intero Abruzzo.

“Il protocollo e’ stato firmato da Antonio Carrara in rappresentanza del parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise”, ha continuato Berardinetti, “Claudio D’Emilio per il parco nazionale della Majella, Igino Chiuchiarelli per il parco regionale Sirente-Velino, Giuseppe Di Marco componente del direttorio delle riserve regionali e rappresentante di Legambiente e Antonio Innaurato presidente della commissione Agricoltura che insieme a me ha rappresentato la Regione”. Il protocollo resta aperto alla sottoscrizione di tutti coloro che hanno condiviso l’iter di definizione dell’intesa, nello specifico i rappresentanti di: Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, WWF, lega Coop e Ambiente e Vita.

“Per la prima volta le aree protette attueranno azioni concrete di gestione e di contenimento del cinghiale in rete”, ha precisato ancora l’assessore ai Parchi e alle Riserve, “acconsentendo in maniera condivisa alle operazioni di prelievo per il contenimento della specie sulla base di un piano di gestione regionale integrato. Il protocollo, con l’obiettivo di riequilibrare e contenere la popolazione di cinghiale, definisce attivita’ e interventi operativi, integrati e coordinati tra le aree Protette e la Regione. Il risultato della sottoscrizione del protocollo portera’ alla riduzione dei danni da cinghiale all’agricoltura, al ripristino della sicurezza stradale e della sicurezza nei centri abitati e all’attivazione di una filiera delle carni del cinghiale abruzzese che renda fattibile, e anche economicamente sostenibile, la valorizzazione di un prodotto controllato per lo sviluppo di economie locali. Viene inoltre previsto, a cura della Regione Abruzzo, l’emanazione di un bando per la predisposizione del piano di gestione integrato. Questo strumento e’ un ulteriore segnale di attenzione che la Regione da agli agricoltori ed alle popolazioni residenti che subiscono, con apprensione, l’elevata presenza del cinghiale. Voglio ringraziare i rappresentanti delle aree protette e delle associazioni ambientaliste che oggi hanno firmato l’intesa dimostrando lungimiranza nella ricercare di soluzioni condivise e non scontate”.