TERAMO – Il Comune di Teramo ricorre in Cassazione contro la sentenza di appello in merito alla causa del secondo licenziamento della Vigilessa Anna Capponi. La richiesta arriva dall’ufficio legale e la giunta comunale questa mattina lo ha deliberato.

Nella delibera pubblicata sull’albo pretorio si legge che “sussistono valide ragioni per impugnare lasentenza della Corte di Appello – Sez. Lavoro n. 674/2019 pubblicata il 17.10.2019, dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione, al fine di fare definitiva chiarezza sulla vicenda…”  “… tenuto conto che la citata sentenza della Corte di Appello ha erroneamente ritenuto che il procedimento disciplinare del 2013 “si era già concluso con il licenziamento” e che pertanto ”nessuna necessità di adeguamento, a seguito della sentenza penale irrevocabile di condanna, sussisteva tra l’esito del giudizio disciplinare e quello del giudizio penale…” e “… “considerato che la sentenza della Corte di Appello – Sez. Lavoro n. 599/2018, pubblicata in data 1.10.2018, con la quale la Corte dichiarava legittimo l’originario licenziamento “proprio a causa del passaggio in giudicato della condanna penale” subita dalla ex dipendente, interveniva in data successiva, ovvero quando il provvedimento espulsivo impugnato del 13.8.2018 prot. n. 46032 era già stato irrogato e notificato, e che non trova riscontro nei fatti quanto sostenuto dalla Corte di Appello, ossia che il Comune di Teramo abbia inteso riaprire il procedimento disciplinare per confermare il precedente provvedimento disciplinare espulsivo”.

Intanto si è in attesa dell’altra sentenza: il 28 gennaio sarà discusso in cassazione il primo licenziamento disciplinare della ex dipendente  Capponi, per cui è in corso un contenzioso in materia di lavoro, dopo la vittoria in appello della stessa.  Vedremo cosa accadrà.

Il Comune rischia una causa di risarcimento danni dinanzi al Giudice del Lavoro.