L’AQUILA – Proclamato, lo scorso 14 ottobre dalla Filcams Cgil, lo stato di agitazione dei lavoratori impegnati nel servizio di controllo continuativo degli impianti tecnologici , di primo intervento antincendio e di gestione delle situazioni di emergenza dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN di Assergi. “L’azienda appaltatrice, nonostante i tentativi da parte sindacale di risolvere le numerose criticità in forma bonaria, ha imposto unilateralmente istituti normativi peggiorativi rispetto al CCNL applicato, obbligando i lavoratori a sottoscrivere dei contratti con clausole che giudichiamo vessatorie e contenenti condizioni capestro e integralmente contestati dalla scrivente”, affermano i rappresentanti del sindacato Luigi Antonetti e Andrea Frasca.

Una situazione che si protrae da mesi, spiega la Filcams e relativa al subentro della SMS spa nella gestione del servizio di controllo, con un CCNL “erroneo” perché non risultante tra quelli stipulati in base al Codice degli appalti pubblici. “Ben prima del cambio di appalto, nel gennaio 2020 le parti si erano incontrate e, su richiesta dell’azienda, avevano sottoscritto un’ipotesi di accordo che prevedeva, alla condizione che fossero preservati i livelli retributivi complessivi e convenendo sulla inapplicabilità del CCNL Antincendio Anisa/Confsal, per i motivi su menzionati, l’applicabilità del CCNL Servizi Fiduciari ANIVP, ASSVIGILANZA, UNIV, Filcams Cgil, Fisascat Cisl. Tale ipotesi di accordo non è stata mai ratificata dall’assemblea dei lavoratori perché, nelle more dell’effettivo subentro, avvenuto poi effettivamente nel maggio del 2021, è emerso che il CCNL Guardie ai Fuochi, sottoscritto dalla ANGAF, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti era stato sottoscritto in data 13/02/2020 e risultava essere riferito ad un settore ben più vicino all’oggetto dell’appalto”, continua la nota sindacale. “In sede di cambio di appalto, la Filcams chiese l’applicazione di tale CCNL ANGAF e comunque, in ogni caso, il mantenimento dei livelli retributivi complessivi dei lavoratori”.

“La stazione appaltante si sobbarca una spesa del 19.37% più alta rispetto alla precedente aggiudicazione – continua la Filcams – riconoscendo correttamente l’importanza del lavoro prestato, la responsabilità in capo ai lavoratori addetti a tutte le più delicate operazioni di controllo e di intervento in emergenza in un sito sottoposto alla direttiva ‘Seveso’. In cambio di questo apprezzabile sforzo economico, attraverso cui la stazione appaltante ha riconosciuto la qualità e il valore del servizio oggetto della commessa, i lavoratori hanno avuto una regressione nell’ordine del 20% sulle retribuzioni e sui contributi previdenziali, oltre a tutti gli altri danni dal punto di vista normativo. Ci chiediamo se questa azienda possa e in quale misura essere più profittevole della precedente, a diretto nocumento dei lavoratori e della qualità del servizio prestato, e se questo fosse accertato, possa ciò essere accettabile dalla Committenza”.

E ciò nonostante una serie di incontri e trattative in cui le parti hanno concordato “che l’azienda avrebbe prodotto una bozza di Contratto Aziendale entro il mese di Agosto 2021 – spiega ancora il sindacato – Successivamente, la Filcams Cgil ha comunicato alla SMS spa una piattaforma rivendicativa, esplicitando i livelli retributivi precedenti che avrebbero potuto aiutare nella redazione del Contratto Aziendale ipotizzato. Nonostante numerosi solleciti, non avendo ricevuto riscontro alcuno, la scrivente ha richiesto un incontro che si è tenuto in data 11/10/2021 presso la sede di Confindustria di L’Aquila e con l’attiva partecipazione della rappresentanza datoriale. In quella sede, dopo ampia discussione, la SMS spa non ha prodotto alcuna proposta rispetto al Contratto Aziendale, nonostante i precedenti impegni e si è detta distante dalle rivendicazioni sindacali, di natura retributiva e normativa (in particolare sull’istituto della reperibilità)”.

“Il servizio che svolgono i lavoratori è fondamentale e delicatissimo, tanto più in questi giorni in cui è in corso lo smantellamento dell’esperimento ‘Borexino’. Non si può giocare con le professionalità degli addetti, con la serietà del lavoro che svolgono da anni. Non accettiamo le logiche del dumping contrattuale e agiremo in ogni sede per difendere i diritti di chi, ogni giorno, lavora per la sicurezza di tutti”, conclude Filcams Cgil.

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