TERAMO – A volte la realtà non è sufficiente a colmare il vuoto esistenziale. Ed è così che la fantasia partorisce il suo alter ego: chi si è stati o si sarebbe voluto essere. Dall’immaginazione e dall’amarcord nasce la figura di Chiara, personaggio di cui non ci si può che innamorare.
Avvocata intraprendente e realizzata, pur nelle sue contraddizioni, ha a cuore la causa dei più deboli, e difende tra l’altro una sua amica insegnante, categoria la cui libertà di insegnamento oggi è molto ridotta rispetto agli anni Settanta e Ottanta.
I suoi amori e la sua passione per la letteratura e la filosofia creano degli affondi sorprendentemente acuti in diversi ambiti dello scibile umano. Non ultimo quello psicoanalitico, verso cui Chiara è critica. Eroina del ventunesimo secolo, appaga le aspettative interiori della scrittrice, ma nasconde un segreto che rischia di far cadere Il Castello di Carte.
Un segreto che neppure Chiara sa. Un interiore ci abita e noi non siamo sempre quello che pensiamo di essere.
Giovanna Albi (Teramo, 1961) è latinista, grecista e conferenziera di temi filosofici e letterari. Collabora con diverse testate di critica letteraria. È autrice di tre romanzi e di due diari psicoanalitici. Vive tra Teramo e Perugia.