TERAMO – Sono così tanto drammatiche le situazioni che riscontriamo nel calcio professionistico ma anche di Serie D (ad oggi), che un interrogativo di fondo va posto: è più importante amministrare saggiamente e saper attendere la vittoria o rischiare oltremisura pur di provare a vincere subito? Chissà cosa risponderebbero a Taranto o a Torre del Greco al pari di Albenga o di Agrigento, tutte città che registrano “esclusioni in corsa” dai campionati di Lega Pro e di Serie D. Certo, si dovrebbe ripartire dall’estate scorsa, quando queste società hanno avuto il pass per ottenere regolari iscrizioni ai campionati di riferimento, ma il discorso si amplia di parecchio ed in questo contesto intendiamo esclusivamente fotografare i numeri di riferimento, nella globalità.

In Lega Pro (A) sono due i clubs penalizzati: Triestina (-5) e Novara (-2). Nel girone (B)  sono quattro: Lucchese (-6), Spal (-3), Ternana (-2) e Rimini (-2) mentre nel girone (C) la situazione è di molto peggiore. Sono stati fatti fuori dal torneo, falsandolo nei fatti, Taranto e Turris mentre il Messina ha avuto 4 punti di penalizzazione ed il Catania 1. In Serie D sono state escluse a campionato in corso l’Albenga (gir. A) e l’Akragas (gir. I) ma come non ricordare i 15 punti di penalizzazione per lo Zenith Prato (gir. D) o i 14 per il Brindisi (H), i 2 per la Fermana o il punto per il Chieti.

Riepilogo: 4 squadre escluse e tre campionati diversi che sanciranno promozione o retrocessioni false con 57 punti di penalizzazione complessivamente comminati, senza aggiungere che il bilancio è destinato a peggiorare. Anzi peggiorerà di sicuro.