PESCARA  – “Entro lunedì prossimo, 23 giugno, anche i rappresentanti delle Scuole di Musica di Pescara ci faranno pervenire il proprio contributo di idee per la predisposizione dei bandi regionali inerenti l’erogazione del fondo perduto destinato al mondo della cultura. Parliamo di circa 15 istituzioni presenti solo nel capoluogo adriatico, che presentano però problematiche comuni alle strutture simili esistenti in tutto l’Abruzzo che, al pari delle altre Associazioni che operano nel mondo dell’arte e della cultura, stanno soffrendo le conseguenze e la crisi economica generate dal Covid-19. Il nostro obiettivo è ascoltare anche le loro istanze, per verificare requisiti, criteri e parametri utili a consentire il loro accesso al finanziamento, ricordando che la conditio sine qua non è comunque la capacità di provare di aver ricevuto un danno economico per permetterci di riprogrammare l’utilizzo dei fondi europei”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che ha preso parte alla riunione on line indetta dall’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Mariarita Paoni Saccone alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Guerino Testa – Fratelli d’Italia – e di una delegazione di operatori di alcune Scuole di Musica della città, coordinate da Valentina Chiola della Kamerton.

“Sicuramente – ha sottolineato il Presidente Sospiri – vale la pena ricordare la rilevanza di tali Enti di formazione musicale che spesso rappresentano il primo punto di approccio di giovani artisti in erba con le sette note, se non il passo preliminare prima di tentare il Conservatorio. Ed è dunque importante garantire non la sopravvivenza, ma la vita di tali strutture, che come altre stanno pagando duramente il prezzo della chiusura, del lockdown e del distanziamento sociale imposti dal Covid-19. Innanzitutto dobbiamo capire l’inquadramento giuridico e fiscale di tali soggetti, ricordando che, fatta la norma, siamo alla vigilia dell’uscita dei bandi per l’accesso al fondo perduto che si baseranno sull’autocertificazione del mancato fatturato, magari anche per la mancata frequenza delle lezioni da parte degli iscritti; poi potremo coprire le spese di funzionamento, ovvero affitti e bollette; infine copriremo il danno ricevuto per il mancato svolgimento di eventi, manifestazioni, spettacoli già previsti nel 2020 e che ovviamente non si faranno. I candidati al bando dovranno dimostrare un minor fatturato pari almeno al 33 per cento rispetto al 2019 e il contributo che erogheremo sarà pari al 12,5 per cento a fondo perduto per chi guadagna fino a 120mila euro l’anno; 7,5 per cento per chi ha un fatturato compreso tra i 121mila e i 400mila euro; 5,5 per cento per chi supera i 400mila euro l’anno. Inoltre, come previsto nella norma, tutte le misure economiche aperte sono sommabili tra loro e anche con quelle del Governo Conte Decreto legge Rilancio. Ora, il punto di partenza fondamentale è inquadrare le Scuole di Musica per redigere bandi corretti e utili, per il momento l’entità dei nostri stanziamenti è puramente indicativa, come accaduto per le scuole paritarie dove abbiamo previsto un voucher di circa 150 euro per ogni bambino iscritto tra i 0 e i 6 anni, categoria che magari potrebbe anche comprendere qualcuna delle scuole di musica”. I referenti delle Scuole presenti hanno riferito che alcune di esse fanno capo non solo a professionisti con Partita Iva, ma anche ad Associazioni culturali o ad Associazione di promozione sociale e che di fatto non è semplice valutare l’entità del danno ricevuto dal Covid, in quanto non percepiscono dei pagamenti per le lezioni, quindi incassi, ma piuttosto delle quote associative, alcune versate a inizio anno, altre lungo il percorso didattico. “Comprendiamo la loro difficoltà tecnico-gestionale – ha ribadito il Presidente Sospiri – e per questo abbiamo chiesto di farci avere entro lunedì una relazione schematica circa la loro condizione fiscale ricordando che devono in ogni modo poter dimostrare il danno ricevuto per consentirci di rendicontare come richiesto all’Europa la riprogrammazione dei fondi che vogliamo rispalmare sul territorio. Alla vigilia dei bandi la nostra priorità è non fare errori”.

Presidente del Consiglio

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri