CORROPOLI – Dopo due anni di stop a causa delle restrizioni legate al Covid 19, la comunità di Corropoli ha rinnovato la tradizione della Processione che si svolge il martedì di Pasqua.

Nota al popolo come la “processione dello scappa scappa” l’evento religioso è la sacra rappresentazione del mistero della resurrezione che rappresenta l’episodio evangelico della corsa di Pietro e Giovanni la mattina di Pasqua a verificare che il sepolcro dove era stato sepolto Gesù era vuoto, come aveva loro riferito Maria di Magdala.

La festa ha tradizioni antichissime e sorse presso l’Abbadia dei Celestini verso la fine del secolo XV°. All’inizio del 1900 la tradizionale processione fu spostata al martedì dopo Pasqua con decreto vescovile e tutt’ora si svolge in tale giorno.

Dopo la celebrazione della Messa solenne celebrata dal Vescovo di Teramo ed Atri Mons. Lorenzo Leuzzi la statua di San Giovanni parte, di corsa, alla ricerca del Signore e fa la spola tra Piazza Pie’ di corte e la statua della Madonna del Sabato santo, circondata dai fedeli sul sagrato della chiesa tra i quali si distinguono tra pie donne vestite a lutto che recano su un cuscino una corona d’oro tempestata di gemme. San Giovanni riferisce alla Madonna della Resurrezione di Gesù. Le due statue si muovono quindi alla ricerca verso la piazza mentre si forma dietro di loro una piccola precessione di fedeli. Di tanto in tanto Giovanni riprende la corsa nell’affannata ricerca di Gesù risorto. La sua tenacia alla fine viene premiata: tornato sul sagrato della chiesa incontra il Redentore. Il santo ritorno allora dalla Madonna rimasta in piazza ed insieme vanno incontro a Gesù e si da poi inizio alla processione.

In piazza Pie’ di Corte viene tolto dalla statua della Madonna del Sabato Santo il velo nero, simbolo del dolore e del lutto per la morte del figlio e le è stato posto sul capo dal Vescovo Leuzzi la preziosa corona, simbolo della gioia per la Resurrezione mentre il popolo canta l’inno pasquale “Regine Coeli”.

La processione riparte ed attraversa le vie principali del paese, con la statua di San Giovanni che, di tanto in tanto, riprende la propria corsa “scappando in avanti” per portare al popolo, nei vicoli del paese, l’annuncio della Resurrezione di Gesù Cristo.

Numerosa anche quest’anno la partecipazione popolare di un momento di tradizione spirituale a cui da sempre partecipano anche molti cittadini dell’intera Val Vibrata. Presenti le autorità civili e militari guidate dal sindaco di Corropoli Dantino Vallese.

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