CHIETI – “L’aumento delle tasse di competenza regionale, decisa da Marsilio, non risolverà il problema, rappresenta una pezza che non copre il buco: il debito sanitario è fuori controllo ed è strutturato. Significa che è solo il primo tempo. Il prossimo hanno assisteremo alla necessità di ulteriori coperture. L’andamento è chiaro”.
Ci troviamo di fronte ad un paradosso: a fronte dell’esplosione del debito abbiamo circa il 30% delle prestazioni sanitarie in meno, siamo la peggiore regione per mobilità passiva e liste di attesa, subiamo un aumento delle tasse, ma l’offerta sanitaria regionale è sempre peggiore, e non è in grado di riequilibrare il rapporto costi/servizi. Le nuove tasse servono a coprire ciò che le ASL non riescono a fare, ovvero ridurre il debito, ma il debito si alimenta ogni giorno, nè si riduce, si paga in parte con le tasse , in parte con i tagli, che sono arrivati ai medicinali ed ai pannoloni che gli abruzzesi devono portarsi in ospedale“.
Prima di procedere a misure che graveranno pesantemente sugli abruzzesi è necessario un nuovo Patto per l’Abruzzo. Marsilio non ce la fa, in occasione delle prossime politiche se ne andrà anticipatamente, e prima delle macerie dovrebbe avere un sussulto di dignità e responsabilità. Marsilio convochi tutti i partiti, i parlamentari, le rappresentanze sociali, sindacali e datoriali, metta sul tavolo la verità dei numeri e come si fa in una famiglia, si stabiliscono le priorità e ciò che viene dopo. Si recuperino risorse dalle spese improduttive, quelle disperse in mille rivoli, quelle bruciate di stampo perennemente elettoralistico e si facciano delle scelte condivise. Con il pacchetto di misura poi tutti i parlamentari, di maggioranza ed opposizione, faranno vertenza convergente a Roma. rRguarderebbe anche la Meloni che è eletta in Abruzzo. O no?” – Camillo D’Alessandro. Presidente regionale di Italia Viva –