TERAMO – Mercoledì 23 Febbraio 2022 alle ore 17,30 nella Sede Caritas di Via Vittorio Veneto 11, a Teramo, la stagione invernale del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio MIC e Fondazione Tercas), insieme con l’UPM, propone la memoria di un antico mestiere: “Il Mugnaio” di Simonetta Sacripante, a cura di Elisabetta Di Biagio.
L’incontro sarà contemporaneamente in presenza e sulla piattaforma Google meet. È possibile iscriversi gratuitamente, inviando l’adesione all’indirizzo segreteriasalottoculturale@gmail.com (indicando nome, cognome, email). Agli iscritti verrà inviato il link per il collegamento.
In presenza si richiedono Green Pass rafforzato e mascherina FPP2.
“Vite curve sotto il sole ardente che tra le gialle messi mostravano ‘le dita coperte di canne, le vene gonfie che sporgevano dalle braccia, le falci affilate che luccicavano’, in una polifonia di suoni, di voci e di colori, erano gli artigiani della vita che facevano comprendere quale prezzo era doveroso pagare nel sentiero del sacrificio che è fedeltà dell’essere a se stesso, nel quale si coglie l’eterno contemporaneo al presente ed al passato. L’umanità per vivere non aveva altro patrimonio che la terra, fonte di economia, quella terra in cui l’uomo comune poggiava la sua casa, la sua tomba, la sua storia, ed è la storia di chi tesse silenziosamente il filo della vita tra solco e solco, tra stella e stella e vive i giorni più cristiani di tutti i tempi”, dalla recensione di M.G. Esposito al libro “Il Mugnaio” (Artemia ed. Teramo 2021).
“Il mio è il racconto di un viaggio nella memoria – spiega l’autrice – in un passato ricco di emozioni. È una storia del lavoro di ‘quei tempi’, della fatica di una generazione che poteva contare solamente sulla forza delle braccia. Il libro è un tratto di vita di mio padre, della sua giovinezza, che ha vissuto a Villa Ripa, una piccola frazione del comune di Teramo, dove svolse l’antico mestiere del mugnaio, oltre i lavori nei campi, sin dall’adolescenza. Ho sempre ascoltato e riascoltato con ammirazione i ricordi che lo hanno accompagnato, con rimpianto e nostalgia, fino alla fine dei suoi giorni, ricordi a volte molto tristi, a causa di prove durissime e laceranti da cui, nonostante tutto, ha tratto la forza, il coraggio, la volontà, la speranza nel futuro, rispettando e trasmettendo le tradizioni”.