TERAMO – Approdato in prima commissione Affari generali la vicenda del debito del Comune di Teramo per un’area di proprietà di un privato a Piazza Sant’Anna mai espropriata. Mentre si è ancora in attesa del giudizio della Cassazione, l’Ente è andata avanti con la possibilità di transazione per ridurre l’impatto del risarcimento. Un accordo, proposto dagli uffici legali agli eredi della Famiglia Merlini, che limiti i danni e che dimezzi di fatto il conto salatissimo. La vicenda, che è cominciata nel 1969 e che si è trascinata per decenni, ha visto nel 2015 la Corte d’appello dell’Aquila dare ragione agli eredi dei proprietari, fissando in circa un milione e mezzo la somma dovuta dal Comune. L’Ente ora potrà pagare 750.000 euro per un terreno che nel 1969 ne valeva appena 39.000. Un terreno di 700 metri quadri a ridosso dell’antica cattedrale che all’epoca doveva essere trasformato in parcheggio, ma che non fu mai espopriato.”Noi vogliamo risolvere il problema senza che arrivi alle prossime generazioni un fardello e un provvedimento che va avanti già da troppo tempo – dichiara l’Assessore Sara Falini

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