L’AQUILA – Una giornata storica quella odierna perché non si era mai fatto un Consiglio comunale congiunto tra Teramo e L’Aquila. “Quella di oggi è sicuramente un’iniziativa pregevole“, dice Pietro Quaresimale, capogruppo della Lega in Consiglio regionale: “Ringrazio il Presidente del Consiglio del Comune di Teramo e L’Aquila per questa iniziativa su una materia molto importante, ovvero la sanità e il Dea di secondo livello. Sappiamo benissimo quanto è importante per queste città, soprattutto alla luce di quello che è successo in questi anni, dopo i terremoti del 2009 e del 2016 e tutti gli eventi calamitosi che hanno causato diversi danni ai territori“. Il capogruppo della Lega prosegue: “In questo caso le istituzioni devono fare sinergia per cercare di raggiungere l’obiettivo primario che riguarda la salute degli abruzzesi. Noi come Regione siamo vicini e supporteremo ogni iniziativa che possa far raggiungere questo obiettivo. Sappiamo però che ci sono delle criticità, su tutti il Decreto Lorenzin. Sarebbe necessario derogarlo, quindi anche le forze governative devono cercare di raggiungere questo obiettivo fondamentale per la sanità e, soprattutto, per gli abruzzesi“. E adesso sarà la Regione alla fine a dover decidere, al di là degli intenti dei due Comuni oggi riuniti in Consiglio. “La Regione farà di tutto per cercare di raggiungere questo obiettivo”, ribadisce Quaresimale, “Sappiamo però che questo Decreto Lorenzin va derogato altrimenti non siamo nella norma con i numeri“. Da qui l’importanza di muoversi unitamente in tale direzione. “Il consiglio comunale odierno è un’iniziativa lodevole ribadisce Quaresimale -, la sinergia tra enti e istituzioni di qualsiasi grado è importante per fare forza e per raggiungere un obiettivo comune. Poi sul tema c’è la questione dell’ospedale che sicuramente può aiutare. Bisogna evitare di avere contrasti ma accelerare le procedure affinché questo nuovo nosocomio si possa fare. Certamente avere un’eccellenza con una struttura moderna aiuta a raggiungere l’obiettivo ed anche ad abbassare le liste di attesa, che rimane il problema principale, anche se come Regione ci stiamo muovendo, disponendo delle risorse“.
Ascolta l’intervista a Pietro Quaresimale, capogruppo della Lega in Consiglio regionale:
L’AQUILA – Nel consiglio comunale congiunto tra L’Aquila e Teramo spicca l’assenza dell’assessore regionale Nicoletta Veri. “Questo consiglio è importantissimo perché raramente L’Aquila e Teramo si sono trovati sullo stesso tavolo, in un momento ufficiale”, dice il Consigliere regionale Sandro Mariani, “quindi è anche sintomo di una società che cresce culturalmente e politicamente di fronte a un’esigenza che ci preoccupa tantissimo, ovvero il futuro della nostra sanità”. Il consigliere sottolinea che L’Aquila e Teramo devono necessariamente ragionare insieme.
“Oggi quello che ci spaventa è l’assenza, di nuovo ingiustificata, dell’assessore Verì”, dice Mariani, “che continua a chiudersi in un assordante silenzio nonostante gli appelli che io stesso gli ho rivolto nei giorni precedenti su una ipotetica rete ospedaliera che assomiglia a un libro dei sogni dove praticamente ci sarebbe una sorta di distribuzione di valorizzazioni territoriali nelle altre province dove pare che ci siano riconoscimenti di ospedali il primo livello nelle province di Chieti e dell’Aquila. E ancora una volta Teramo invece rimane totalmente a secco. Quindi i proclami della campagna elettorale che fine hanno fatto? Poi leggo, sento e ascolto di persone che addirittura vorrebbero rilanciare plessi ospedalieri periferici: ci facessero capire come. Giovedì arriverà in commissione la Verì e vedremo che cosa avrà da dire perché penso che c’è da preoccuparsi seriamente”.
Altro tema sul tavolo è se si riuscirà o meno ad arrivare alla deroga del decreto Lorenzin, com’è stato ribadito anche dal Sindaco Gianguido D’Alberto e da altri. “Oggi di fatto manca l’esecutore di tutto quello di cui si discute, ovvero la Regione”, dice ancora il Consigliere regionale, “Manca l’assessore. Quindi di cosa vogliamo parlare? Possiamo pensare a tutto ma poi non sappiamo come fare se chi deve fare materialmente la proposta non è qui”.
Per realizzare la prospettiva di un Dea di II livello funzionale, questo dovrebbe essere diviso tra L’Aquila e Teramo, con il rischio che il capoluogo aprutino possa perdere dei reparti. Un timore che si somma alle voci di un’eventuale chiusura, nel mese di gennaio 2020, di Neurochirurgia. “Ho già detto più volte e mi sono battuto in passato perché va fatta una scelta di coraggio”, dice Mariani, “Vanno chieste delle deroghe per come siamo strutturati a livello oro-geografico. Tra L’Aquila e Teramo c’è una catena montuosa non di poco conto che ci separa e che non può essere un impedimento ma deve essere un volano, un punto di forza. Altrimenti capite bene che avremo un Abruzzo a due velocità. Dall’altra parte c’è da dire che la neurochirurgia, così come altri reparti, rischiano la chiusura se non si fornisce una visione realizzabile della sanità”, conclude Mariani, “Se ogni volta ricominciamo con il solito discorso del libro dei sogni, è chiaro che tutto diventa irrealizzabile. Si perde del tempo – a questo punto mi vien da pensare anche volutamente – e rischiamo la chiusura di alcuni reparti che sono il fiore all’occhiello della nostra sanità”.
Ascolta l’intervista al Consigliere regionale Sandro Mariani:
L’AQUILA – Serve un Dea di II Livello funzionale per le aree internee il documento che firmiamo oggi a questo serve. A parlare il Sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi che annuncia battaglia. “Non ci faremo dividere anche dai paletti imposti dal decreto Lorenzin.
Ecco l’intervista al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi: