Non possono venire meno le felicitazioni di tanti all’elezione del Presidente della Fondazione Tercas, dott. Gianfranco Mancini, “anima” vera del Gruppo Consorform, un ente di formazione tra i più prestigiosi, accreditato dalla regione Abruzzo, ma il 5 a 4 in suo favore è sintomatico di una dialettica interna che non è stata per nulla da tutti condivisa, come sarebbe invece stato auspicabile. Un problema, peraltro, emerge da subito e va oltre l’effervescenza dialettica, durante i lavori, registrata nella verve di un soggetto in particolare: è la rappresentanza di genere nel CdA. Magari il problema lo solleverà prestissimo la CPO provinciale ed è pertanto facile ipotizzare che, uno degli attuali componenti, dovrà dimettersi (chi tra Giacomo Agostinelli, Alessandro D’Ilario e Marco Di Pietro?). Tra le pieghe della riunione decisiva, che di cambiamento non sa (il neo Presidente è in Fondazione da circa 10 anni – ndr), pare non siano emersi dati “tecnici” avversi al Governo Salvatori, ma che si sia registrata un’aria pesante è cosa certa: tutto questo farà bene al territorio? Si ritroverà in breve tempo l’unità d’intenti smarrita?