TERAMO – Riattivare la ferrovia L’Aquila-Capitignano e proseguire sino a Teramo, per collegarla al capoluogo di regione e quindi a Roma centro in poco meno di 2 ore. Non è soltanto un’idea, ma un progetto preciso del Coordinamento ‘Treno dei parchi’ che, in una nota, spiega l’innovatività di una proposta dal forte impatto tecnologico ad energia pulita, “considerando che da Teramo, con la linea ferroviaria, si ridurrebbero i tempi di percorrenza collegando la costa ai monti sino a raggiungere L’Aquila in poco più di 40 minuti”.

Innegabili, secondo il progetto, le ripercussioni sul territorio. “Le persone potrebbero decidere di restare o tornare ad abitare nei borghi e piccoli Comuni – si legge nella nota – avendo facilità di spostarsi, raggiungere altri centri e luoghi di lavoro in tempi brevi”. Il collegamento rapido Teramo-L’Aquila-Roma sarà, inoltre, “il collegamento che porterà, in media, un milione di turisti all’anno dalla Capitale verso i nostri Parchi”.

Riattivare le reti ferroviarie minori è la tendenza del futuro, informa il Coordinamento, “i Paesi nordici si sono già mossi in Europa con questi indirizzi ‘green’. Immaginiamo, poi, pacchetti turistici per valorizzare tutte le bellezze del nostro territorio dal mare ai monti, nuovi servizi, creando nuove economie! Pensare ad un turismo con treno e piste ciclabili, dal mare sino ai Parchi, raccordando tutto il puzzle delle infinite bellezze del nostro territorio, che valorizzi le attività artigianali, enogastronomiche, i borghi, la storia, tutte quelle attività che ci rendono unici”.

“Il vero problema è essere convinti, pensare in grande e arrivare presto allo studio di fattibilità. Perché i Politici, fino ad ora, hanno pensato solo alle strade, incentivando l’uso dell’auto! Occorre pensare alla mobilità guardando il futuro, collegando il territorio per frenare l’esodo con soluzioni tecniche a basso impatto ambientale. Non si tratta solo di salvare i monti, i borghi, i parchi naturali – conclude il Coordinamento ‘Treno dei parchi’ – ma di ridare loro nuova vita attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture che riportino al centro della vita quotidiana una nuova economia che punti anche alle specificità artigianali, creando lavoro e ricchezza”.