TERAMO – Ai tempi delle notizie che corrono veloci in rete e sui social, il rischio di ritrovare in un calderone tutto, e il contrario di tutto, è facilissimo.

Con la pandemia, assistiamo al diffondersi di un virus più pericoloso del Corona: un numero enorme di bufale e di notizie false che ci bombardano giornalmente e che continuano ad espandersi nel mondo.
E’ una situazione che, inevitabilmente, inasprisce ulteriormente gli animi, focolai del virus esclusi.

Le bufale (ATTENZIONE) viaggiano soprattutto via chat e sui social di messaggistica; WathsApp, su tutti. L’utente si vede ricevere un audio senza poter verificarne la veridicità e 8 volte sul 10 ne dà per veri i contenuti, anche dinanzi ad una bufala ben confezionata.

Chi conosce la comunicazione ha modo di verificarne la bontà, dando vita ai controlli incrociati (in genere lo fanno i giornalisti) ma moltissimi “abboccano”…

Nelle ultime 24 ore, ad esempio, sono circolate in città più bufale: le ultime due riguardano una presenza contagiosa in un market di Teramo e quella relativamente ad un uomo (effettivamente) positivo di Torricella Sicura. Per quest’ultimo, infatti, sta circolando proprio un audio wathsapp con notizie assolutamente false.

Sulla vicenda del market, invece, riportiamo quanto i titolari hanno scritto sulla loro pagina Facebook: “ In merito alla notizia che sta circolando sui social, SMENTIAMO nel modo più assoluto che ci sia una nostra collaboratrice positiva al corona virus! NON È VERO… noi continuiamo a lavorare come sempre, siamo regolarmente aperti e molto vigili alle regole. Limitiamo l’ingresso a pochi clienti per volta, indossiamo guanti e mascherine, abbiamo le protezioni in plexiglass alle casse, sanifichiamo carrelli, cestini, banchi cassa vetrine e frigo, continuamente. Ogni mattina il negozio viene interamente sanificato dalla nostra impresa di pulizie, per cercare di dare la migliore sicurezza ai nostri clienti!

Per concludere, vi invitiamo, se ricevete degli audio sul vostro servizio di messaggistica preferito, a non tenerne conto e a non diffonderlo. Fate un bel respiro e riflettete un attimo: pensate che state contribuendo a diffondere una notizia falsa, contribuendo a creare ansia e allarmi ingiustificati.