ROMA – Ho appena depositato un’interrogazione al Ministro della Salute sul tema del diritto alle cure nei confronti dei ragazzi affetti da autismo.
L’Abruzzo, facendo seguito a una legge nazionale del 2015, attraverso due successive delibere ha predisposto la presa in carico di utenti con autismo e la definizione delle relative modalità organizzative a garanzia dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Ciò nonostante, le Asl hanno sistematicamente interpretato in modo arbitrario le disposizioni normative, non adempiendo persino alle ordinanze pronunciate da vari tribunali e di fatto aggirando l’obbligo di garantire lo svolgimento di appropriati programmi riabilitativi, con enormi disagi provocati a tante famiglie che hanno visto e vedono tuttora negati i loro diritti.
Tra i casi eclatanti, quello del piccolo Thomas, solo per citare il più recente, che ha fatto scalpore a seguito della minaccia della madre di lasciarsi morire di inedia se non fosse stato riconosciuto al figlio il diritto alle cure.
L’inclusione è per noi un principio da garantire, e con l’ultima Legge di Bilancio abbiamo infatti assicurato ingenti risorse per la disabilità, istituendo un Fondo dedicato che a partire dal 2022 arriverà ad avere una dotazione stabile di 300 milioni di euro annui.
In Abruzzo questa sensibilità manca, pertanto sono stata costretta a segnalare al Ministero tante e tali inadempienze che non fanno certo onore a un Paese che riconosce costituzionalmente il diritto alla salute e all’inclusione. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a battersi finché questo obiettivo non verrà raggiunto.

Segreteria On. Valentina Corneli