Quale sarà il futuro degli italiani? È difficile saperlo, ci vorrebbe una rediviva Sibilla Cumana per interrogarla e decifrare poi il responso; che, in ogni caso, sarebbe sicuramente azzeccato, data la possibilità per ciascuno di interpretarlo a proprio piacimento. Ma la Sibilla è morta e allora l’unica soluzione, per il governo, è stata quella di convocare gli Stati Generali! Cosa siano gli Stati Generali è sconosciuto ai più, gli storici fanno risalire la consuetudine assembleare, di origine feudale, all’epoca precedente alla rivoluzione francese. Quello che tutti percepiscono però è il suono roboante delle due parole, Stati Generali, è qualcosa che dà un senso di grande importanza. Nello Stato francese gli stati erano tre, in rappresentanza dei ceti sociali; oggi è difficile enumerarli, con l’aggiunta di una considerazione ovvia, che se era laborioso mettere d’accordo tre stati, molto di più lo sarà mettere d’accordo un numero maggiore e imprecisato degli stessi. Ognuno avrà la propria ricetta per rilanciare la nostra economia, ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino. La sintesi non sarà facile per Conte, non è facile per nessuno se non si tira una linea netta tra il passatoùe il presente da cui ripartire tutti insieme per un obiettivo comune! Riusciranno gli Stati a inforcare gli occhiali e mettere a fuoco tale obiettivo?

Pasquale Felix