ATRI – “In merito alle recenti dichiarazioni diffuse dalle forze di opposizione, relativamente al tempo pieno nelle scuole atriane, è doveroso chiarire alcuni punti fondamentali, al fine di restituire verità e trasparenza alla cittadinanza. Il Comune di Atri ha partecipato eccome al PNRR per le mense scolastiche e ha ottenuto un finanziamento di 240 mila euro per l’adeguamento della mensa scolastica di Viale Umberto I, proprio in funzione dell’attivazione del tempo pieno. Il progetto è stato presentato in tempi strettissimi – appena 15 giorni – dimostrando capacità progettuale, competenza degli uffici comunali, visione e prontezza operativa. A differenza di quanto insinuato, non c’era bisogno di partecipare al successivo bando per attivare il tempo pieno. I fondi erano destinati alla realizzazione fisica di altre mense, e non – si ribadisce – alle attività legate al tempo pieno, i cui finanziamenti eventualmente sarebbero destinati agli istituti scolastici e non ai Comuni. Se quanti ci attaccano leggessero l’articolo 4 del bando, comprenderebbero bene questo passaggio. L’amministrazione ha comunicato formalmente e per tempo alla scuola la piena disponibilità ad attivare i servizi necessari per il tempo pieno. Parlare di “assenza di volontà” da parte del Comune è una mistificazione dei fatti. La nostra parte è stata fatta. Il tempo pieno non è partito per motivazioni che non dipendono dal Comune. Come è noto a chi conosce il funzionamento della scuola pubblica, l’attivazione del tempo pieno richiede due autorizzazioni distinte: quella dell’ente locale per i servizi e quella dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’assegnazione dell’organico aggiuntivo. A oggi, nessun nuovo tempo pieno è stato attivato nella provincia di Teramo, e probabilmente nemmeno nel resto d’Abruzzo, per un problema generale di carenza di organico, come ampiamente documentato. Non è quindi corretto attribuire questa responsabilità al Comune. Nessuna accusa inoltre è stata mai rivolta alla dirigente scolastica. Le insinuazioni in tal senso sono totalmente inventate. Anzi, c’è stato e c’è pieno rispetto e collaborazione istituzionale. La richiesta del tempo pieno dalla scuola è stata fatta, ma l’organico non è stato concesso. È un dato di fatto, non un’accusa. L’opposizione, forse in difficoltà nel comprendere la differenza tra finanziamenti comunali e scolastici, attribuisce al Comune responsabilità e meriti che non gli competono. I fondi ricevuti dagli istituti superiori “Illuminati” e “Zoli” sono frutto della loro autonomia e progettualità, che noi abbiamo sempre sostenuto, anche tramite l’erogazione dei servizi logistici richiesti. Mentre qualcuno preferisce costruire polemiche e distorcere la realtà per fini elettorali, noi continuiamo a lavorare, concretamente e con spirito di servizio, per migliorare la qualità dell’istruzione, rafforzare l’identità del nostro territorio e dare risposte, non slogan. Invitiamo l’opposizione a confrontarsi seriamente sui fatti e non sulle narrazioni, perché i cittadini meritano chiarezza e non propaganda”. Con queste parole il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, replica alle opposizioni relativamente alla mancata attivazione del tempo pieno nelle scuole atriane.
“Sono invece lieto di poter dire – conclude Ferretti – che la nostra amministrazione in questi anni ha, come noto, sostenuto due istituti superiori non solo rendendoli punto di riferimento territoriale e facendo aprire la città a un territorio ben più ampio e offrendo proprio servizi a tutta la collettività, ma soprattutto ha contribuito a creare scuole che sono capaci di intercettare importanti finanziamenti a livello nazionale e internazionale. Mi risulta che tale capacità non manchi neppure al nostro Istituto Comprensivo che si distingue anche in questo senso dato che ha saputo intercettare fondi sul PNRR su importanti progetti di scambio e internazionalizzazione. L’amministrazione ha sempre reso i servizi necessari, come i mezzi di trasporto e altro, per consentire la loro realizzazione”.